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DALL’ITALIA AL BURKINA FASO, DALL’ARGENTINA ALLA LETTONIA, DALLA GERMANIA ALL’INDONESIA, LIBANO, KENYA E CARAIBI, IL 10 DICEMBRE E’ IL “TERRA MADRE DAY 2010”, LA FESTA DELLE COMUNITA’ DEL CIBO DI SLOW FOOD, CON 700 EVENTI IN 100 PAESI DEL MONDO

Dall’Italia al Burkina Faso, dall’Argentina alla Lettonia, dalla Germania all’Indonesia, passando per Libano, Kenya, Caraibi, l’universo della Chiocciola, con i contadini ed i produttori, le scuole ed i cuochi, si prepara a far festa e celebrare il cibo locale, con tantissimi eventi (assaggi e ricette, attività per i bambini, spettacoli e iniziative sociali, Eat-in, incontri ...) per sottolineare l’importanza di una sana alimentazione quotidiana, soprattutto per i popoli dei Paesi più poveri. Il 10 dicembre è il “Terra Madre Day”, la festa delle comunità del cibo di Slow Food, con 700 appuntamenti in oltre 100 Paesi del mondo (info: www.slowfood.it).
In Italia a Bologna, la comunità del cibo Pasta Madre riunirà nel “Pasta Madre Day” panificatori casalinghi, contadini, fornai, con l’obiettivo di avere ogni giorno sulla propria tavola un pane buono, pulito e giusto. In questa giornata, organizzata in collaborazione con il Caffè de la Paix, gestito dalla comunità del cibo Iusta Res, verrà servito un aperitivo con pani e focacce, prodotti delle comunità del cibo della regione, e verrà organizzato un momento di comunicazione e formazione sulla panificazione, con un regalo per tutti i partecipanti. A Lacco Ameno (Napoli), invece, l’appuntamento (14 dicembre) sarà dedicato ai bambini delle scuole elementari di tre plessi scolastici dell’Isola d’Ischia che faranno l’esperienza di cucinare i biscotti utilizzando unicamente sapori e profumi locali. Partiranno da uova, farina, zucchero, burro, nocciole di Piano Liguori, confetture di ceuse del Cretajo, marmellata di fichi dei Maronti e altri frutti locali. La scelta del gusto di biscotti da confezionare passerà attraverso un percorso sensoriale da parte dei piccoli pasticceri. Sarà una gara in cui le squadre che si saranno create verranno giudicate da famosi chef dell’isola d’Ischia. Il senso dell’incontro è quello di dare al bambino il senso del fare, del conoscere, della fratellanza, della sana competizione, dell’aggregazione e della cultura del cibo locale. A Giampilieri (Messina) il “Terra Madre Day” della Condotta Valdemone sarà dedicata alla comunità del cibo dei giovani agricoltori di Giampilieri e all’associazione Libera Terra, per un connubio fra solidarietà e legalità. Nella cena di Terra Madre al ristorante Zio Billy di Giampilieri, si utilizzeranno le materie prime provenienti dall’associazione Libera Terra, che ottiene i prodotti dai terreni sequestrati alla mafia, insieme agli ortaggi prodotti dalla comunità dei giovani agricoltori di Giampilieri e coltivati nei terreni che solo lo scorso anno sono stati devastati da una tragica alluvione. I proventi della serata serviranno a finanziare un orto in Africa e le attività della comunità di Giampilieri. Il Teatro Villoresi di Monza opsiterà lo spettacolo teatrale “Quanto basta! Stili di vita per un futuro equo” (11 dicembre) della compagnia Itineraria. 90 minuti di parole, musiche e filmati per far riflettere il pubblico sulla necessità di un’inversione di rotta per costruire un futuro più equo. Partendo da considerazioni sui sempre più evidenti squilibri climatici causati dall’attività umana, si affronterà il problema dell’impronta ecologica, dell’iperconsumo del Nord opulento, delle difficoltà del Sud del mondo, del ruolo delle multinazionali, delle botteghe del commercio equo e solidale, degli ecoprodotti, della mobilità sostenibile, del riciclo e riuso... L’iniziativa è organizzata da Slow Food Monza e Brianza insieme alla Ong Africa’70, la cooperativa del commercio equo e solidale Il Villaggio Globale, i Gas Altrazione, San Fruttuoso, Triante e il Des Brianza, con il patrocinio del Comune di Monza e della provincia di Monza e Brianza.
A Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, le ragazze dell’orfanotrofio gestito dall’Ampo (Association Managré Nooma pour la Protection des Orphelins) saranno coinvolte in una serie di eventi pensati per promuovere l’importanza per la salute del cibo tradizionale e locale. E così le ragazze dell’orfanotrofio organizzeranno con un gruppo di coltivatori biologici la “Dégustation du Fonio a l’Orphelinat Filles de Ampo”: degustazione di piante indigene come moringa (pianta dalle riconosciute virtù nutrizionali) e fonio (considerato il più antico cereale dell’Africa occidentale). Anche il Convivium di Buenos Aires in Argentina festeggerà il “Dia de Terra Madre Para Todos” cucinando piatti della tradizione locale preparati in alcuni ristoranti della città e distribuiti ai senza tetto a e coloro che vivono nell’indigenza. Slow Food Riga in Lettonia promuoverà un’iniziativa che coinvolgerà gli alunni delle elementari: i contadini locali forniranno gli ingredienti necessari per la tradizionale torta di mele che i bambini prepareranno con l’aiuto di alcuni cuochi. Le torte saranno poi regalate agli orfani di Jekabpilsa insieme a libri, vestiti e tutto ciò che gli studenti avranno raccolto durante le settimane precedenti. Nel Sud della Germania a Hohenheim, quartiere di Plieningen, cittadina del distretto di Stoccarda, si festeggerà il “The Right to Food Day”. Per l’occasione il mercato contadino di Hohenheim, che vede coinvolti coltivatori biologici e biodinamici, si chiuderà con un Eat-In (incontro conviviale in cui ogni commensale porta un piatto preparato a casa), introdotto dal Segretario Generale del Food-First International Action Network. Altri eventi saranno invece focalizzati sulla tutela dei saperi tradizionali e della biodiversità. Come in Indonesia, dove il “Wild Food Festival” celebrerà la cultura culinaria dei villaggi dell’isola di Java, offrendo assaggi di piatti preparati dalle donne custodi del savoir faire, delle conoscenze sulla stagionalità e sulle tecniche di cucina che oggi rischiano di essere perdute. “The Bread, Wine and Cheese” sarà organizzato in Libano al Mercato della Terra di Hamra a Beirut: qui sarà presentato al pubblico il patrimonio dell’agrobiodiversità locale che rischia di andar perduto a causa del sistema alimentare globalizzato attraverso l’offerta del pane tradizionale libanese, creato con 20 differenti varietà di grano. Il tutto accompagnato da vino e formaggio di produttori locali. E se in Kenya, il “Traditional Seed Fair” riunirà contadini produttori su piccola scala che metteranno in vendita semi tradizionali e discuteranno del patrimonio di biodiversità del Paese, nei Caraibi, nella capitale di Trinidad e Tobago sarà organizzato un Eat-In lanciando la campagna “coltiva locale, compra locale, mangia locale” in collaborazione con il Governo del Paese.

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