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Dalla degustazione alla cieca all’acquisto al buio, o quasi. Perchè della bottiglia di vino che si sta per comperare si conosce tutto, tranne l’etichetta, svelata soltanto dopo averla comperata: è l’idea alla base di Winecrasher.com

Dalla degustazione alla cieca all’acquisto al buio, o quasi. Perchè della bottiglia di vino che si sta per comperare si conoscono soltanto zona di provenienza, annata, varietali, e le note di degustazione ed i punteggi della critica (“The Wine Advocate”, “Wine Spectator”, “Vinous” di Antonio Galloni e www.burghound.com, sito specializzato nei vini di Borgogna): l’etichetta vera e propria viene svelata solo dopo la decisione di comprarla. È l’idea alla base di www.winecrasher.com, sito di e-commerce fondato in California da Niv Nissenson e Nancy O’Connell, secondo cui questo modello di business garantisce agli appassionati di poter acquistare vini di ogni parte del mondo al miglior prezzo possibile sul mercato (verificato sul Wine-searcher.com, una delle più grandi banche dati in questo senso) a patto di rischiare sull’etichetta che si troveranno a bere.
Una sorta di appuntamento al buio in versione bacchica, che mutua il suo meccanismo di funzionamento dalle formule “roulette” offerte da molti siti di viaggi, in cui si sceglie in base al prezzo e al luogo in cui si vuole pernottare, con la struttura che viene assegnata solo una volta completato l’acquisto. Nel settore “travel” ha funzionato. Chissà se lo farà con successo anche in quello del vino.

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