02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

DALLE ENERGIE “PULITE” TANTE OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO ANCHE PER L’AGRICOLTURA. PER SCOPRIRLE L’APPUNTAMENTO È A BIOENERGY EXPO (4-7 FEBBRAIO 2010, VERONA), PROMOSSA DA VERONAFIERE INSIEME A FIERAGRICOLA

L’energia “verde”: che sia da biogas o da grassi animali, da biomasse fatte da potature agricole o del verde pubblico, è punto fermo della politica del presidente americano Barak Obama, una sfida planetaria per il futuro, ma anche ottima opportunità di investimento, soprattutto per chi fa agricoltura nel Belpaese. Secondo una previsione Asper-Informatore agrario, entro il 2020 gli investimenti in energie rinnovabili, in Italia, potrebbero superare i 75 miliardi di euro. E una recente circolare dell’Agenzia dell’entrate ha inserito il fotovoltaico tra le energie di fonte agricola, equiparandone la produzione, per molti aspetti, all’agricoltura, soprattutto nel regime fiscale. E poi c’è l’incentivo del Governo italiano: 280 euro per ogni Megawatt prodotto. Un’ottima occasione per capire le opportunità che sono in ballo arriva da Bioenergy Expo (www.bioenergyweb.it), dal 4 al 7 febbraio 2010 a Veronafiere, in contemporanea con l’edizione numero 109 di Fieragricola. 25.000 metri quadrati di esposizione (+60% sul 2008), con oltre 250 espositori, che servirà a fare capire le potenzialità di sviluppo del settore, in cui l’Italia ha molto da recuperare sugli altri competitor internazionali.
Per chi fa agricoltura, come detto, una delle opportunità migliori viene dal fotovoltaico, ma anche da altri tipi di produzione di energia pulita: la produzione di energia elettrica da fonti agroforestali e da impianti fotovoltaici rientra fra le attività agricole, e il reddito è determinato con la tariffa catastale (tranne che per le società per azioni); i dipendenti sono inquadrati in agricoltura e possono contare sui contributi agricoli unificati; il titolare dell’impresa rimane coltivatore diretto e imprenditore agricolo a titolo professionale, con la conseguenza che eventuali costruzioni sono esenti dal cosiddetto “contributo di costruzione”; i fabbricati (anche se accatastati) sono considerati rurali, e, pertanto, non soggetti a Ici; si possono acquistare i carburanti con riduzione delle accise; non si perdono i diritti ai contributi nei Psr (Piani di Sviluppo Eurale).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli