Dall’Irpinia al Sannio, dai Campi Flegrei al Vesuvio, dal Cilento alla Costiera Amalfitana, dall’Alto Casertano alla Penisola Sorrentina, dai Colli Salernitati e Picentini al Cilento e Vallo di Diano: sono tanti i territori della Campania del vino che, tra un passato antichissimo e lo sguardo al futuro, possono raccontare qualcosa agli appassionati e al mercato. Ovvero quelle “Campania Stories” che danno il nome ad un evento, la cui edizione n. 8 è di scena, da oggi 23 maggio al 26 maggio, in Irpinia, con la regia di Miriade & Partners, per la presentazione delle nuove annate dei vini prodotti nelle principali denominazioni campane, con 90 cantine da tutta la Regione.
Espressione di un filiera che, a livello regionale, vede un valore alla produzione di 72 milioni di euro, diviso tra 19 Dop e 10 Igp che parlano le lingue enologiche di Falanghina, Greco di Tufo, Aglianico, Taurasi, Piedirosso, Primitivo, Pallagrello, Casavecchia, Sciascinoso, Montepulciano e così via, su una superficie vitata che sfiora i 26.000 ettari di vigneto, con una produzione al 90% a denominazione o indicazione geografica, divisa più o meno a metà tra rossi e bianchi. La location delle degustazioni di Campania Stories 2023 (arricchite da visite alle cantine) sarà l’Hotel Villa Calvo - Ristorante La Locandina di Aiello del Sabato (Avellino), mentre il luogo in cui si darà inizio alla rassegna sarà il centro storico di Gesualdo, tra i “Borghi più belli d’Italia”, con il suo castello, con il patrocinio del Comune di Gesualdo. Un luogo che entusiasmò Torquato Tasso, che celebrava la “terra fortunata, aprica, che inonda e porta a più felici genti”, conosciuta anche per i marmi che qui si estraggono, che Vanvitelli usò nella Reggia di Caserta e Carlo III di Borbone per il Palazzo Reale di Portici. In cima al borgo c’è il castello, tra i monumenti più importanti della Campania, che fu dimora e sede di una illuminata e sfarzosa corte musicale del Principe Carlo Gesualdo, uno dei più illustri madrigalisti di ogni tempo apprezzato in tutto il mondo, musicista raffinatissimo innovatore ed eccezionale precursore della musica moderna. In questo luogo a lui molto caro Carlo Gesualdo si rifugiò dopo aver ucciso la moglie Maria D’Avalos e il suo amante Fabrizio Carafa sorpresi in flagrante adulterio, un duplice omicidio che sconvolse la Napoli del 1590. Dal castello di Gesualdo Carlo Gesualdo si prodigò in opere di bene per espiare la sua colpa e, per attenuare l’onta del tradimento e il rimorso, cercò conforto nella musica.
Un luogo ricco di fascino e storia ad ospitare Campania Stories 2023, una “festa contadina” in cui si festeggerà anche il trentennale della denominazione Taurasi Docg, in collaborazione con il Consorzio di tutela dei Vini d’Irpinia, e che celebrerà l’Irpinia nella sua autenticità, dalle produzioni tipiche alle espressioni artistiche, accompagnati dalla Scuola di Tarantella Montemaranese, interprete di una tradizione popolare millenaria dell’Irpinia. Il 26 maggio, infine, di scena il “Campania Stories Day”, degustazione per operatori e appassionati provenienti da tutta Italia (sempre a Hotel Villa Calvo).
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