Prezzi in altalena per il vino italiano, con le quotazioni dei vini comuni a Novembre 2018 che segnano il passo rispetto ad un anno fa: il calo dei bianchi comuni su Novembre 2017 è del -21,1%, dei rossi e dei rosati comuni del -24,5%. A dirlo sono le quotazioni di Ismea (prezzi medi Iva esclusa, per l’ultima annata in commercio e franco cantina), analizzate da WineNews, che, ovviamente, possono differire dai prezzi reali delle contrattazioni, ma che danno un’idea dello stato dell’arte, in decisa controtendenza sia rispetto alla Spagna, dove i vini bianchi comuni negli ultimi 12 mesi si sono apprezzati del +36,7%, a 3,52 euro per ettogrado ed i vini rossi hanno guadagnato il +43,8%, a 4,45 euro per ettogrado, che alla Francia, dove la quotazione dei vini bianchi comuni è cresciuta del +4,8%, a 6,74 euro per ettogrado, e quella dei vini rossi comuni del +18,7%, a 6,61 euro per ettogrado.
Decisamente più pregnante, invece, l’andamento dei prezzi delle principali denominazioni del Belpaese, a cominciare da quelle rossiste, con la conferma del Brunello di Montalcino, la Dop più quotata, a 1.085 euro a ettolitro, in crescita del +3,3% sul novembre 2017, seguito dai due big del Piemonte, entrambi in flessione: il Barolo, a 760 euro a ettolitro (dato di ottobre, ndr), il -7,3% su novembre 2017, ed il Barbaresco, a 510 euro a ettolitro (dato di ottobre, ndr), in calo del -12,1%. In realtà, come da tradizione, tra Barolo e Brunello si incunea, fuori dai radar dell’Ismea, l’Amarone, che secondo le quotazioni della Camera di Commercio di Verona non si discosta da una quotazione di 800-900 euro a ettolitro, come un anno fa. Si conferma a quota 282 euro a ettolitro il Chianti Classico, in crescita del +9,7% su un anno fa, seguito dal Nebbiolo d’Alba a 250 euro a ettolitro (dato di ottobre, ndr), in calo del -19,4%, mentre il Valpolicella scende a 234 euro a ettolitro (-6,4%). Non subiscono variazioni di prezzo né la Barbera d’Alba, a 210 euro per ettolitro, né il Teroldego Rotaliano, che si conferma a 195 euro a ettolitro, mentre continua la marcia dell’Etna, le cui quotazioni crescono del +12,7% a 177,5 euro a ettolitro, superando così il Dolcetto, che perde il -17,6% su 12 mesi fa, a 140 euro a ettolitro.
Di altro tenore, come sempre, le quotazioni dei principali bianchi del Belpaese, che mostrano un andamento assai disomogeneo, ma generalmente in calo. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco si conferma in testa alle quotazioni anche a novembre, a 245 euro a ettolitro, ma in caduta libera sul 2017 (-18,3%) seguito dai vini base del Marsala, a 192,5 euro a ettolitro (+10,6%) e dal Prosecco, in calo del -21,1% a 177,5 euro a ettolitro. Crolla anche l’Oltrepò Pavese Chardonnay (-39,1%), a 140 euro a ettolitro, mentre il Friuli Grave Friulano non subisce variazioni (140 euro a ettolitro) ed il Soave Classico guadagna +9,5% (115 euro a ettolitro), con l’Orvieto stabile a 102,5 euro a ettolitro. Perde qualcosa anche l’Alcamo guadagna (-4,9%), a 97,5 euro a ettolitro, stabile l’Orvieto Classico, a 95 euro a ettolitro, in discesa, nella top 10 delle denominazioni bianchiste più quotate, il Frascati (-5,4%), a 87,5 euro a ettolitro.
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