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ECONOMIA

Decreto “Aiuti Bis”, 200 milioni di euro contro la siccità e provvedimenti su energia e carburanti

L’ultimo atto del Governo Draghi guadagna il plauso delle associazioni agricole: Coldiretti, Confagricoltura e Cia - Agricoltori Italiani
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Il Dl “Aiuti Bis” a sostegno delle aziende agricole

L’ultimo atto del dimissionario Governo Draghi è uno sforzo economico, per lo Stato, di proporzioni enormi: 17 miliardi di euro, tanto vale il Decreto Aiuti Bis, che sommato ai 35 miliardi delle misure già approvate porta ad un impegno che vale 2 punti di Pil. All’interno, misure fondamentali per la tenuta del sistema produttivo, tra cui “la proroga delle bollette e delle misure per i carburanti, la rivalutazione delle pensioni e un ulteriore taglio del cuneo fiscale, misure a sostegno delle aziende agricole contro la siccità e misure per gli enti territoriali”, come ha ricordato, dopo il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri di ieri, lo stesso Premier. Accolte anche le proposte del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli per rispondere alle criticità del settore dell’agricoltura e della pesca dovute all’emergenza siccità, oltre a una serie di provvedimenti su energia, gas e carburanti.

Così, per affrontare nell’immediato l’emergenza siccità viene incrementato di 200 milioni di euro il Fondo di Solidarietà nazionale per sostenere le imprese e le cooperative agricole danneggiate che non hanno sottoscritto coperture assicurative a protezione dal rischio siccità. Obiettivo del provvedimento - come si legge nella comunicazione del Ministero delle Politiche Agricole - è quello di permettere alle aziende di accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva, tutelare gli allevamenti e le coltivazioni permanenti e recuperare le anticipazioni colturali danneggiate e che non produrranno sufficiente raccolto.

Vengono poi approvate misure orizzontali di interesse agricolo e che riguardano in particolare lo stanziamento di 194,41 milioni di euro per estendere il credito di imposta per i carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca anche agli acquisti effettuati nel terzo trimestre del 2022, per mitigare gli effetti economici derivanti dal perdurare dell’aumento del prezzo del gasolio e della benzina, e un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale a favore delle imprese che hanno subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento relativo al medesimo periodo dell’anno 2019. Importante, per difendere i consumi e il potere d’acquisto, anche il rafforzamento del bonus sociale energia elettrica e gas per il quarto trimestre del 2022.

Positive le reazioni del mondo agricolo, con la Coldiretti che considera importante, contro il caro carburanti, l’estensione del credito d’imposta sull’acquisto di gasolio per i trattori e degli altri macchinari necessari al lavoro in campi e stalle e alle barche per la pesca per garantire la produzione agroalimentare nazionale in un momento difficile per l’agricoltura nazionale stretta fra i danni dei cambiamenti climatici e gli effetti della guerra in Ucraina su materie prime ed energia. Significative - commenta Coldiretti - le misure destinate al sostegno delle imprese agricole richieste da Coldiretti e che sono state accolte dal Governo. In particolare è di grande rilievo la previsione di un ulteriore credito di imposta per il terzo trimestre 2022 per gli acquisti di carburante effettuati dalle imprese agricole e della pesca. Tale credito - continua Coldiretti - era stato già riconosciuto alle imprese agricole per il primo trimestre 2022 e a quelle della pesca per il primo e secondo trimestre 2022. Altrettanto importante - conclude Coldiretti - è l’aumento del Fondo di solidarietà nazionale per indennizzare le imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di marzo 2022 e che non beneficiavano, al verificarsi dell’evento dannoso, della relativa copertura assicurativa.

Anche Confagricoltura esprime un generale apprezzamento per le misure sul contenimento dei costi energetici inseriti nel Dl Aiuti Bis, insieme a quelle riguardanti l’emergenza siccità e la riduzione del cuneo fiscale, ma gli interventi, secondo la Confederazione, non sono sufficienti a rispondere alle esigenze delle imprese, vista l’attuale congiuntura. In attesa del testo definitivo, da una prima analisi emerge che, per l’emergenza siccità, il Decreto legge prevede un sostegno alle aziende agricole danneggiate dalla carenza idrica con un incremento di 200 milioni alla dotazione per gli indennizzi. Per Confagricoltura la misura è un primo segnale, al quale, tuttavia, dovrà necessariamente seguire una pianificazione per affrontare in modo strutturato l’emergenza siccità sul territorio nazionale. Apprezzabile la riattivazione del credito d’imposta del 20% sull’acquisto del carburante agricolo per il terzo trimestre 2022, previsto attualmente soltanto per il primo. Ad avviso di Confagricoltura, si è tuttavia persa l’occasione per estendere la misura anche al secondo trimestre, quando le lavorazioni agricole sono a pieno regime. Bene anche il taglio del cuneo fiscale per sostenere lavoratori e imprese, anche se l’intervento, vista la dotazione, non riuscirà ad incidere in modo efficace sulla ripresa dei consumi. Confagricoltura auspica che sul tema lavoro si elabori una strategia condivisa, capace di rilanciare concretamente l’occupazione e quindi incoraggiare la ripresa economica.

Infine, la Cia - Agricoltori Italiani, che nelle parole del presidente Cristiano Fini sottolinea come il Governo abbia “raccolto le nostre sollecitazioni affinché si eviti il collasso delle imprese agricole, strette tra rincari e siccità”. A partire dalle nuove agevolazioni fiscali sul gasolio destinato ai mezzi agricoli, che consentiranno l’estensione al terzo trimestre 2022 del credito d’imposta al 20% sui costi sostenuti. Misura che la Cia che possa essere utilizzata dagli agricoltori anche oltre la scadenza prevista del 31 dicembre 2022, per renderne maggiore l’efficacia. Secondo Fini, il risultato è da ascrivere all’incessante azione di stimolo di Cia nei confronti delle Istituzioni, e potrà rappresentare una boccata d’ossigeno per tutte le aziende agricole, a parziale compensazione dei maggiori oneri energetici causati dalle ripercussioni della guerra in Ucraina. La proroga del tax credit ha dimostrato che il settore primario è in cima alle priorità del Governo e riveste un ruolo di primaria importanza per la crescita economica del Paese.

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