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DECRETO FLUSSI

Decreto Flussi 2023-2025, via libera in Consiglio dei Ministri: 40.000 lavoratori per l’agricoltura

Il plauso di Confagricoltura: grandi difficoltà per il settore primario di reperire manodopera. Contiamo su veloce approvazione del provvedimento
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Il Decreto Flussi e gli effetti in agricoltura (ph: Tim Mossholder su Unsplash)

Il Consiglio dei Ministri approva il Dpcm sulla “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”, che apre le porte a 452.000 ingressi, sul fabbisogno rilevato di 833.000 unità, con 136.000 ingressi nel 2023, 151.000 nel 2024 e 165.000 nel 2025, e raccoglie il plauso della Confagricoltura, soddisfatta per l’opportunità di programmare, auspicando con un iter snello, in un arco temporale triennale, le necessità di manodopera stagionale.

Nel settore primario, ormai in forma endemica, si registrano infatti grandi difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata, motivo per cui la componente di lavoratori stranieri nel comparto presenta un’incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi. Nelle campagne italiane - sottolinea Confagricoltura - erano, al 2021, 1,072 milioni i dipendenti, di cui quasi un terzo dei lavoratori è straniero, ossia il 32% del totale degli operai agricoli in Italia. Continua a cambiare anche la geografia di provenienza: aumentano gli extracomunitari, in particolare indiani, albanesi e marocchini.

Abbiamo apprezzato - commenta il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - l’approvazione di questo decreto flussi integrativo, che permetterà l’ingresso di altre 40.000 unità, come avevamo richiesto, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del 27 marzo 2023. Contiamo ora sulla definitiva e veloce adozione del provvedimento: le colture nei campi non possono aspettare”.

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