
“Di-vino e Di-verso”: si chiamano così le 500 bottiglie di Asprinio di Aversa le cui etichette e scatole in legno sono state realizzate dai bambini nello spettro autistico dell’associazione Kairos e che saranno presentate il 21 giugno al Teatro della Legalità di Casal di Principe. A produrle la Cantina Vitematta, che dispone di terreni confiscati alla criminalità organizzata per poterli riutilizzare per fini sociali: a lavoro, dunque, nelle vigne sono andati gli adulti della cooperativa Eureka, alla quale sono stati affidati per motivi penali o psichici, affiancati da vignaioli esperti.
I proventi della vendita delle bottiglie serviranno anche a finanziare le attività di Eureka stessa, associazione fortemente impegnata nel sociale, ma l’iniziativa offre tanti altri nobili spunti: la partecipazione degli ultimi, la riqualificazione di zone confiscate alla camorra, riscatto del territorio, raccolta fondi e anche la tutela dell’Alberata Aversana e la prosecuzione della tradizionale e storica produzione dell’Asprinio di Aversa, antichissimo e quasi sconosciuto vitigno campano che si caratterizza per la sua originalissima forma di allevamento, l’Alberata Aversana, appunto (Presìdio Slow Food e candidata Patrimonio Unesco) - in cui la vite viene “maritata”, ovvero fatta arrampicare sui pioppi, raggiungendo altezze fino a 15 metri - e sul quale negli ultimi anni si sono accessi di nuovo i riflettori, grazie agli investimenti dei produttori della Doc Aversa. Al termine della presentazione ci sarà una degustazione di pizze a cura del maestro pizzaiolo Antonio Della Volpe de “La Vita è Bella” di Casal di Principe.
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