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DIFENDERE IL MESTIERE DEL VIGNERON SENZA CADERE NELLA BATTAGLIA IDEOLOGICA TRA BIODINAMICI, BIOLOGICI, CONVENZIONALI, INDUSTRIALI E ARTIGIANI CHE È DANNOSA PER TUTTI. IL PENSIERO DI ROBERTO BURDESE, PRESIDENTE DI SLOW FOOD ITALIA

“I vigneron sono uomini e donne fortemente legati al terroir e al vitigno”, e fanno del rapporto e dell’interazione con la natura un elemento irrinunciabile. È il ritratto del vero vigneron disegnato da Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, a WineNews.tv, sia esso un “artigiano” del vino o un industriale. Una strada, quella del rispetto della natura e del recupero della naturalità richiesta per il vino prima che per altri prodotti, che deve andare oltre la battaglia ideologica tra “biodinamici, biologici, convenzionali, industriali, artigiani, che fa male a tutti”. Burdese spiega che è invece importante essere uniti nella difesa del mestiere del vigneron e del metodo della viticoltura che difende la natura, lasciando talvolta da parte gli individualismi e le ambizioni personali con lo sguardo rivolto al bene collettivo.

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