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Dopo l’arresto dell’ad Abele Lanzanova ed il fallimento, il futuro della Cantina La Versa, tra le più grandi e storiche dell’Oltrepò Pavese, passa per l’acquisto o l’affitto: bando aperto a tutti, ma la sede dovrà rimanere a Santa Maria della Versa

Dopo l’arresto dell’amministratore delegato, Abele Lanzanova, il 21 luglio, con una ordinanza di custodia cautelare emessa per i reati di bancarotta e riciclaggio, il destino della Cantina La Versa SpA, tra le più grandi e storiche (fondata nel 1905, www.laversa.it) del territorio dell’Oltrepò Pavese, appariva già segnato: l’arresto, infatti, è arrivato il giorno dopo la terza richiesta di fallimento dell’azienda, di cui l’assemblea dei soci non ha potuto fare altro che prendere atto.
Adesso, come comunicato dal curatore fallimentare, si lavora al futuro ed alla salvezza di Cantina La Versa SpA (che conta su 1.300 ettari vitati ed una produzione annua di 5 milioni di bottiglie), che passa per l’acquisto o l’affitto.

C’è tempo da oggi al 31 agosto per presentare un’offerta, il bando è aperto a tutti, privati o società, con un vincolo importante, quello di mantenere per cinque anni la sede a Santa Maria della Versa, nonché a mantenere in attività i siti produttivi esistenti, a garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e a non cedere i marchi (Testarossa Principio, Testarossa Rosé Cruasé, Cuvée Storica) a società terze.

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