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È “derby vinicolo” tra imprenditori tedeschi in terra di Toscana: la famiglia Eichbauer “schiera” Podere Salicutti, gioiello del Brunello di Montalcino, quella Rothenberger punta su “Icario”, perla del territorio del Vino Nobile di Montepulciano

Territori tra i più prestigiosi della Toscana, cantine con una particolare attenzione all’aspetto della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, e la prassi di comprarle lasciando in azienda i fondatori e il management che le hanno sviluppate fino ad oggi, con successo: su questi tre assi si gioca una sorta di nuovo “derby” tra grandi famiglie dell’imprenditoria di Germania, che ha per “campo da gioco” alcune delle chicche enologiche del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano.
Se è di qualche mese fa la notizia, anticipata da WineNews, dell’acquisto di Podere Salicutti (www.poderesalicutti.it), piccolo gioiello di Montalcino fondato da Francesco Leanza (11 ettari di cui 3,7 di vigneto, prima azienda del territorio ad aver ottenuto la certificazione per la viticoltura biologica già nel 1996, primo anno di produzione) da parte della famiglia Eichbauer, tra i nomi più importanti nel settore dell’edilizia in Germania e fondatrice, tra le altre cose, del ristorante “Tantris” di Monaco di Baviera (avamposto storico dell’alta cucina nel Paese già dagli anni 70, e oggi bistellato Michelin, che ha raggiunto, in passato anche le tre stelle, nel 1981), ora la famiglia Rothenberger, che con la Dr. Herbert Rothenberger Holding sviluppa un business intorno al miliardo di euro nei settori della meccanica, della tecnologia per l’ambiente e del real estate, si prepara la debutto, a Vinitaly, della prima annata di produzione, sotto la sua gestione, della tenuta Icario di Montepulciano (http://icario.it/). 22 ettari nella terra del Vino Nobile, acquistata nel 2015 dalla famiglia Cecchetti che l’ha fondata, nel 1998 (e rimasta nel management dell’azienda), con una particolare attenzione all’aspetto ambientale (tutte le costruzioni sono realizzate in materiali ecosostenibili, come le pietre naturali lavorate a mano).
Con la Toscana del vino che, dopo aver affascinato, nel passato più e meno recente, soprattutto americani e inglesi, ora sembra essere tornata in testa ai desideri dei tedeschi (di pochi giorni fa il rumors di WineNews sull’acquisto della maggioranza della Tenuta Argentiera, splendida perla di Bolgheri, da parte di un giovane imprenditore austriaco, che anche in questo caso ha puntato sul prestigio del territorio, la bellezza e il rapporto con l’ambiente della tenuta, lasciano in azienda il management e la famiglia Fratini, che ha ceduto buona parte delle sue quote).

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