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E’ fermo al 1995 il livello medio dei prezzi dei vini (ma non per i rossi doc e docg, che sono saliti del 74,7%)
a cura dell’Osservatorio del Salone del Vino

E’ praticamente fermo sui livelli del ‘95 il prezzo medio alla produzione del vino: emerge da uno studio condotto dall’Osservatorio del Salone del Vino su dati Ismea e Istat. Tra il 1995 e il 2002 l’indice generale dei prezzi dei vini è aumentato dell’1,4% (nello stesso periodo il livello medio dei prezzi al consumo - per l’intero paniere di beni considerato dall’Istat per il calcolo dell’inflazione - è aumentato del 18,8%). Al netto dell’inflazione il prezzo medio alla produzione del vino si è quindi sensibilmente ridotto. Questo andamento, fortemente penalizzante per i produttori di vino, è coerente con la dinamica delle quantità consumate che, dal 1995 al 2002, secondo le stime dell’Osservatorio del Salone del Vino, hanno subito una contrazione del 13%. La situazione interessa il comparto del vino complessivamente considerato.

Se tuttavia si passa ad un’analisi per grandi categorie di vino, emergono altri aspetti di particolare interesse. L’andamento dei prezzi riflette, negli ultimi anni, anche l’evoluzione dei gusti del pubblico, che è andato orientandosi in misura crescente, da un lato, sui rossi piuttosto che sui bianchi e, dall’altro, sui vini di qualità (doc e docg) piuttosto che sui vini comuni (vini da tavola). Tra il 1995 e il 2002, a fronte di un aumento del livello medio dei prezzi dei vini complessivamente considerati dell’1,4%, i doc e docg rossi hanno subito rincari di ben il 74,7%. Decisamente più contenuto, ma superiore a quello del complesso dei vini, è anche l’incremento dei doc e docg bianchi, che, sempre in questo periodo, hanno fatto registrare un aumento del 5,6%. In calo dell'9,1% sono, invece, i prezzi dei vini da tavola rossi (per i bianchi da tavola il calo del livello medio dei prezzi è addirittura del 27,2%).

Se si esamina l’andamento degli indici nei singoli anni emerge con chiarezza che le tendenze a cui si è fatto riferimento, e cioè spostamento delle preferenze del pubblico verso i rossi e i doc, si delineano con chiarezza nella seconda metà degli anni Novanta: nel 1996, il prezzo dei doc rossi subisce una vera impennata, ma incrementi notevoli si registrano anche per i doc bianchi, per i rossi da tavola e per l’indice generale. Crescono invece meno i prezzi dei bianchi da tavola che, comunque, si mantengono in linea con l’andamento dell'inflazione. A partire dal 1997 vi è però una netta divaricazione: i prezzi dei doc rossi continuano a crescere e tutti gli altri sono in calo. Negli ultimi tre anni si attenua lievemente la tendenza negativa per i vini da tavola (rossi e bianchi) e continua l’andamento sfavorevole per le quotazioni dei doc bianchi. Tendenze che sono destinate a continuare nei prossimi anni.

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