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“E’ INTERESSANTE CHE CI SIA GRANDE INTEGRAZIONE DOVE L’ATTIVITA’ E’ MOLTO LEGATA AL TERRITORIO”. DOMENICO DE MASI, UNO DEI PIU’ NOTI SOCIOLOGI DEL LAVORO, COMMENTA L’INDAGINE DI WINENEWS SULL’INTEGRAZIONE RAZZIALE A MONTALCINO, PATRIA DEL BRUNELLO

Italia
Domenico De Masi

Secondo un’indagine di Winenews, a Montalcino, territorio di produzione del Brunello, ambasciatore del “made in Italy” in tutto il mondo, l’integrazione tra diverse etnie è superiore alla media italiana. Ben l’11% della popolazione è rappresentata da persone di 44 nazionalità diverse, che si sono integrate nella comunità, soprattutto grazie alla filiera del vino, avviando anche attività imprenditoriali e investimenti.
“È interessante - commenta a winenews.tv, Domenico De Masi, uno dei più conosciuti sociologi del lavoro - constatare che questo avviene in un territorio dove si produce il primo vino Docg italiano in ordine di tempo, dove l’attività è molto legata al territorio, all’eccellenza e alla coralità. Sotto questo aspetto è importante questa coincidenza, non so però se incidono anche altri fattori”.
Uno degli elementi che favoriscono l’integrazione è la ricchezza creata dal sistema vino a Montalcino, ma questo può avvenire anche in altri luoghi e in altri settori produttivi. Una delle chiavi di lettura di questo caso può essere nella trasmissione dei valori che stanno alla base della produzione di vino, legata al mondo agricolo, che fa della coralità d’azione uno dei suoi caratteri distintivi?
“Per fare un paragone negativo, è come quando - risponde il professor De Masi - si dice che a Napoli dove c’è più spazzatura ci sono più malattie, ma non sappiamo se è quella la causa vera o ce ne sono altre. Però è interessante che questa particolare integrazione tra etnie diverse avvenga dove si produce vino. Io credo - conclude - che l’attività umana che noi chiamiamo lavoro influenzi molto la società, e quindi se ci fossero catene di montaggio o si producessero armi, probabilmente, ci sarebbe un tipo di comportamento diverso: qui si producono cose belle, buone e “corali”, ed è probabile che questa sia la causa principale”.

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