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E. & J. Gallo, il big della produzione mondiale, punta sul lusso, distribuendo i fine wines del Belpaese con Lux Wines: dopo Allegrini, Poggio al Tesoro e Pieropan, in portafoglio, da Barolo, arriva Renato Ratti. La prossima sarà nel Brunello?

Quando si parla di “Gallo”, nel mondo del vino, le possibilità sono due: o stiamo pensando al Gallo Nero, e quindi al Chianti Classico, o alla più grande azienda privata nel mondo della produzione enoica, l’americana E. & J. Gallo, che muove ogni anno 960 milioni di bottiglie (la produzione annua di Chianti Classico, per rimanere in tema, è di 35 milioni di bottiglie). Perlopiù di basso prezzo, ma capaci di conquistare e fidelizzare milioni e milioni di wine lovers Usa. Dal 2014, però, il gigante della produzione ha deciso di puntare su un segmento nuovo, quello del lusso, con la distribuzione dei fine wine sul mercato Usa, come ha recentemente raccontato a WineNews il general manager di E & J Gallo, Roger J. Nabedian: “contiamo, nel giro di 4-5 anni, di costruire un portafoglio molto selezionato di aziende di altissima gamma, con 12 realtà, di cui almeno la metà italiane, da gestire con una divisione creata ad hoc dell’azienda”.
Nasce così Luxury Wine Group (o LUX Wines), guidata da un italiano, Giovanni Nencini, che punta su un portafoglio fatto di brand iconici dei più importanti territori. Soprattutto italiani, cominciando con i vini di Allegrini, dalla griffe dell’Amarone a quelli di Poggio al Tesoro, a Bolgheri, passando per Pieropan, etichetta iconica di Soave, fino all’ultimo arrivato, Renato Ratti, azienda storica di Barolo e protagonista della classificazione ante litteram del prestigioso territorio piemontese, guidata oggi da Pietro Ratti. Ma non è finita, manca ancora qualcosa, la Toscana, una casella che presto, secondo rumors raccolti da WineNews, potrebbe essere riempita da un’azienda del territorio top della regione, quello del Brunello di Montalcino.
Info:
www.gallo.com

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