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VISIONI CONTEMPORANEE

É James Ivory, regista di “Camera con vista”, a firmare, quest’anno, l’etichetta d’arte di Nittardi

Dopo Yoko Ono, Dario Fo, Mimmo Paladino e molti altri nomi illustri, una nuova opera impreziosisce il Chianti Classico “Vigna Doghessa” 2021

É il regista premio Oscar James Ivory, famoso a livello internazionale per film di enorme successo come “Quel che resta del giorno”, con Anthony Hopkins, “Camera con vista”, ambientato a Firenze, e “Casa Howard”, a firmare quest’anno l’etichetta artistica del vino-simbolo di Nittardi, nota tenuta del Chianti di proprietà della famiglia Canali-Femfert. Un progetto che unisce vino e arte, giunto alla sua edizione n. 41: Nittardi ha coinvolto ogni anno, sin dal 1981, un artista di fama internazionale per fargli realizzare un’opera per l’etichetta e una per la carta seta che fascia ogni bottiglia. In passato le etichette si sono fregiate di altri autori illustri - pittori, musicisti e scrittori - tra cui Yoko Ono, Günter Grass, Igor Mitoraj, Dario Fo, Mimmo Paladino e Fabrizio Plessi.
La passione per l’Italia, e per Venezia in particolare, è il filo conduttore che riconduce alle origini veneziane della famiglia. Ed è proprio ricordando questa origine che James Ivory intitola l’etichetta “I due Frari”, ovvero “i due Fratelli”. Amante dell’arte visiva sin da giovanissimo, per vestire al meglio il Chianti Classico Casanova di Nittardi 2021 Ivory si è avvalso in modo raffinato dell’arte del collage, utilizzata con profluvio cromatico anche per la carta seta “Omaggio a Matisse”.
“Il processo che trasforma l’uva è artigianato e lega l’ingegno dell’uomo alla natura - spiega Léon Femfert, alla guida della Tenuta Nittardi -  l’artista lavora con il foglio bianco e usa i colori per rappresentare la realtà, mentre il vignaiolo lavora con ciò che la natura gli mette a disposizione e che non può modificare, ma solo accompagnare ed interpretare nel miglior modo possibile attraverso la conoscenza e la creatività in vigna e in cantina. L’arte, a Nittardi, racconta il vino e l’etichetta ferma nel tempo le emozioni che esso genera”. Questa è la filosofia sui cui si è fondata la storia dei viticoltori di Nittardi e che ha dato origine ad una collezione eno-artistica di grande spessore e costanza. La famiglia Canali-Femfert, anche galleristi in Germania, si ripropone di esaltare il carattere di questo vino attraverso l’arte: per ogni annata, un artista infatti viene invitato a vivere la realtà di Nittardi e da lì a creare due opere, una per la carta seta che impreziosisce ogni bottiglia e una per l’etichetta, che esprime ogni anno con diverse sfaccettature, con la stessa intensità, il valore del vino interpretato dall’artista.
Nell’etichetta disegnata da James Ivory, che ha vinto un Oscar nel 2018 per la sceneggiatura di “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino, sono raffigurati di profilo i due fratelli Léon e Damiano Femfert, due volti di una stessa anima, incorniciati nei colori più caldi della terra del Chianti, l’oro, l’azzurro e il vermiglio. “Per la prima volta - racconta Léon Femfert - l’artista si concentra sulla famiglia. L’uomo diventa protagonista dell’etichetta. I colori scelti, il rosso e il giallo, descrivono proprio l’annata potente, d’impatto e solare”.
Casanova di Nittardi “Vigna Doghessa” 2021 risulta un vino piacevolmente complesso, dinamico che ben racconta la dedizione del viticoltore e le sue idee come può esserlo un’opera d’arte. “Casanova di Nittardi - conclude Léon - è un emblema del modo di vedere il vino per noi a Nittardi: un processo di alta professionalità che si svolge come la vita, con slanci creativi e meditativi.
Nittardi può contare su 40 ettari vitati, in regime biologico dal 2014, suddivisi tra Chianti e Maremma. Nel XVI secolo la tenuta di Castellina fu di proprietà̀ di Michelangelo Buonarroti che, da lì si faceva inviare il vino a Roma da offrire a Papa Paolo III. La vocazione artistica è nel Dna dell’azienda, come dimostra lo straordinario parco di sculture contemporanee e gli artisti d’eccezione che ogni anno creano le etichette dedicate.

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