E MIKE BONGIORNO PORTÒ LA GRAPPA DALL’ALPI ALLA SICILIA. QUEL VOLO IN MONGOLFIERA CHE HA LANCIATO IL DISTILLATO ITALIANO

Dire che Mike Bongiorno ha fatto la storia della televisione italiana è verità innegabile e scontata. Meno scontato è ricordare che una delle immagini di questo personaggio straordinario che rimarranno scolpite per sempre nelle nostre menti è quella dello spot della grappa. Chi non conosce il suo “la Grappa Bocchino la trovi sempre più in alto!”? Chi non ha nelle orecchie il suo “concludendo ... concludendo ... concludendo ... Grappa Bocchino Sigillo Nero”? Non ci preoccupiamo qui di citare il marchio in oggetto dello spot, perché quello stesso spot è andato al di là della logica di mercato dalla quale è nato. È diventato un “meta-spot”. Una “summa” che ha fatto conoscere a molti italiani ignari che esisteva un magnifico prodotto dal nome grappa.

Perché da maestro della televisione, Mike non intratteneva: insegnava. E milioni di italiani si sono lasciati volentieri prendere per mano da lui, seguirne i consigli, si sono fidati dei suoi modi garbati e dalla sua cultura.

“Noi distillatori - ha dichiarato Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa - abbiamo per Mike un ricordo davvero particolare: egli è stato per lungo tempo forte e appassionato portavoce della grappa”.

E dunque, sebbene la pubblicità fosse indirizzata ad un determinato marchio di grappa, Mazzetti fa notare come “i telespettatori di Carosello finirono presto per vedere lo spot come una pubblicità “tout court” al nostro distillato”. Perciò il 10 settembre, a due soli giorni dalla scomparsa dello show-man, l’Istituto Nazionale Grappa - che rappresenta il 70% della grappa distillata e oltre 100 aziende - ha diramato un comunicato per salutare chi della grappa è stato portavoce.