Giacomo Conterno, Barolo Monfortino Riserva 2004, La Cerbaiola-Salvioni, Brunello di Montalcino 2006, Tenuta San Guido, Bolgheri Sassicaia 2008, Gianfranco Fino, Primitivo di Manduria Es 2009: sono i “fantastici quattro”, ovvero i vini che mettono d’accordo la guide de L’Espresso, Gambero Rosso, Ais-Bibenda, Veronelli e Slow Food. E’ il verdetto che emerge dalle edizioni delle guide 2012, che, annualmente, analizzano lo stato dell’enologia del Bel Paese, stando all’analisi di www.winenews.it, uno dei siti più seguiti nel mondo del vino italiano.
Un risultato che fotografa in modo coerente e appropriato, al di là dei commenti nati attorno alle scelte generali dei vari team di degustazione che, probabilmente, quest’anno faranno discutere più che mai, lo stato dell’arte del vino italiano, premiando due territori unanimemente considerati d’elezione, Langhe e Montalcino, l’inventiva enologica tutta toscana dei cosiddetti Supertuscan e una declinazione assolutamente interessante delle grandi potenzialità del sud Italia enoico.
Il risultato emerge dal semplice incrocio delle liste dei migliori, redatte dalle guide edizione 2012, senza, evidentemente, scendere nel dettaglio delle specifiche modalità di valutazione, adottato dai vari assaggiatori (per la guida Vini d’Italia “Gambero Rosso”, i “Tre Bicchieri”; per la guida Vini d’Italia de “L’Espresso”, le “Cinque Bottiglie”; per la guida “I Vini di Veronelli”, le “Tre Stelle”, per la Guida “Duemilavini” di Ais/Bibenda, i “Cinque Grappoli”; per la guida di Slow Food “Slow Wine”, i “Grandi Vini”, cioè quelli che rappresentano il meglio dal punto di vista organolettico).
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