La vigna, ed ovviamente il vino, firmato da Riccardo Cotarella, tra i più affermati winemaker italiani, presidente degli Enologi Italiani e dell’Union Internationale des Enologues, come fiore all’occhiello di un progetto imponente, nato anni fa per riconnettere uno dei più importanti imprenditori della moda italiana, Brunello Cucinelli, alla sua terra di origine, l’Umbria. Dove il re del cachemire ha restituito alla bellezza di un tempo Solomeo, piccolo paese a pochi chilometri da Perugia, dove è iniziata l’avventura imprenditoriale di Cucinelli, e la sua periferia: 100 ettari di campagna riportati allo splendore rinascimentale, tra ulivi e, ovviamente, vigneti, che caratterizzano da secoli il panorama umbro.
Una storia diversa dalle altre, più che un semplice investimento, quella di Brunello Cucinelli è la chiusura di un cerchio, alla cui fine ci sono sette ettari vitati, a Sangiovese, Montepulciano, Merlot e Cabernet Sauvignon, allevati secondo i più moderni sistemi di viticoltura, con l’obiettivo di portare in cantina, dopo una selezione severissima, uve perfette, da cui nascerà un vino di grande qualità e capacità di invecchiamento.
La prima annata, la 2018, arriverà sul mercato con ogni probabilità nel 2021: una sola etichetta, almeno per ora, in bottiglia dopo un unico passaggio in legni nuovi, di pregio assoluto. E che, nei prossimi giorni, verrà svelata proprio da Brunello Cucinelli e da Riccardo Cotarella.
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