Dal percorso enoturistico tra i vigneti al marchio di tutela della sostenibilità, passando per la creazione di un pop up store o di una “vinacoteca”: sono alcuni degli 8 progetti presentati da 45 studenti dell’Università Ca’ Foscari Venezia in risposta a concrete “challenge” aziendali lanciate da tre griffe del Prosecco, Casa Paladin, Nino Franco e Carpenè Malvolti e dalla società Sistema Prosecco, nell’ambito dell’“Active Learning Lab - Wine”, il primo laboratorio di didattica innovativa e multidisciplinare dedicato al settore del vino e del Prosecco, voluto da Fondazione di Venezia e Università Ca’ Foscari Venezia per avvicinare gli studenti al mondo dell’impresa ma anche offrire alle aziende idee e soluzioni innovative per vincere le sfide di oggi.
Per sei settimane, studenti e laureati dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Università degli Studi di Padova, divisi in 8 team, hanno studiato e ideato soluzioni di marketing e comunicazione per le quattro aziende. Carpenè Malvolti ha chiesto ai ragazzi di tracciare una nuova strategia di comunicazione fondata sulla storicità dell’azienda per trasmettere alle nuove generazioni la tradizione del territorio. Così i ragazzi hanno elaborato una proposta progettuale basata sull’ottimizzazione della presenza sul web attraverso i canali social, l’organizzazione di un percorso museale interattivo nella cantina, la creazione di un pop up store e di un campus; la sfida lanciata dalla società Sistema Prosecco riguardava invece la sostenibilità della filiera del Prosecco: i ragazzi hanno ideato un marchio di tutela del prodotto, proposto lo sviluppo di canali web, social e eventi di divulgazione delle informazioni contro le fake news e un “manifesto” per la difesa del Prosecco; Nino Franco ha posto come obiettivo quello di delineare il profilo del consumatore del futuro per poterlo conquistare: i ragazzi hanno elaborato una strategia di comunicazione basata sullo storytelling della tradizione del prosecco attraverso percorsi sensoriali “vigneto creattivo”, aperitivi in villa e comunicazione digitale; infine, Casa Paladin ha chiesto ai ragazzi di ideare percorsi esperienziali ed eventi per trasmettere la tradizione del vino ai bambini e alle famiglie, dalla tenuta alle piattaforme digitali: ne è nato un percorso sensoriale e visivo basato sulla associazione del vino all’arte e alla cultura fondato sulla creazione della “cantina culturale” e della “vinacoteca” collegate alle esperienze on line sui social media.
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