Con un’inarrestabile ondata creativa, da sempre lo Champagne sa raccontarsi attraverso le arti e collaborazioni d’eccellenza con nomi di fama internazionale (lo abbiamo ricordato anche nell’ultimo viaggio di WineNews nella Champagne, ndr). E dopo le liaison di Lady Gaga con Dom Pérignon, di Mika con Nicolas Feuillatte e di Pharrell Williams con Moët & Chandon, a salire sul “palco” insieme ad un’altra maison-icona delle prestigiose bollicine francesi è una nuova star della musica mondiale, come Max Richter, compositore, pianista e produttore britannico, incontrando la visione di Julie Cavil, la Chef de Caves di Krug, con “Every Note Counts”, una triade di Cuvée e di sinfonie che dimostra come nello Champagne, come nella musica, “ogni nota conta”.
La vendemmia del 2008 nella Champagne ha regalato una materia prima eccezionale, e da quell’ispirazione Julie Cavil - tra le sempre più numerose Chef de Caves donne delle maison francesi - ha creato tre Cuvée distinte, frutto di meticolosa lavorazione e di una profonda comprensione della generosità dell’annata. E Max Richter, compositore tra i più influenti e acclamati della sua generazione, famoso per la sua capacità di fondere alla perfezione le orchestrazioni tradizionali con i più moderni elementi elettronici, con la sua impareggiabile capacità di tradurre esperienze profondamente umane in composizioni musicali, è riuscito a trasformare le caratteristiche di ciascuna cuvée in tre brani originali, composizioni pensate non solo per accompagnare lo Champagne, ma per rispecchiarne l’anima e le sfumature uniche. Nasce così “Krug dal solista all’orchestra nel 2008 (Secondo Atto)”, una trilogia musicale che racconta l’annata attraverso tre movimenti: Clarity, ispirato al Krug Clos d’Ambonnay 2008, che cattura la purezza di un singolo appezzamento; Ensemble, dedicato a Krug 2008, che evoca le circostanze perfette della vendemmia; e Sinfonia, ispirata alla Krug Grande Cuvée 164ème Édition, e che restituisce la generosità dello Champagne assemblato da 127 vini di 11 annate diverse.
Insieme, questi tre movimenti offrono un’esperienza multisensoriale che attraversa vigneti e studi di registrazione, da Reims all’Oxfordshire, dimostrando come lo Champagne e la musica condividano la stessa essenza: la grandezza si nasconde nei dettagli, e le creazioni più straordinarie nascono dalla cura, dalla precisione e dalla passione.
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