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Fatturato da 310 milioni di euro nel 2015, +6% sul 2014, con 6 bottiglie su 10 all’estero e sempre più cantine che puntano sulle vecchie annate: ecco l’Amarone della valpolicella alla vigilia di “Anteprima Amarone” (30-31 gennaio, Verona)

È in ottima salute l’Amarone della Valpolicella, vino principe del territorio veneto che si prepara alla sua “Anteprima”, di scena il 30-31 gennaio a Verona: il 2015 si è chiuso con un fatturato di 310 milioni di euro, con una crescita in valore del 6% sul 2014, soprattutto grazie all’export, visto che 6 bottiglie su 10 vengono spedite all’estero. A dirlo il Consorzio dei Vini della Valpolicella (www.consorziovalpolicella.it), che imputa parte di questa crescita anche alla strategia di scommettere sulle vecchie annata del grande rosso veneto, sempre più diffusa tra le cantine della denominazione.
Il dato più positivo, secondo il consorzio, riguarda il trend dell’imbottigliato che, sempre nel 2015, ha registrato un 5% in più sul 2014 e a favore delle annate più vecchie, che rappresentano oltre il 50% di quanto entrerà in commercio. E tutto questo porta grande valore aggiunto sul territorio, visto che la provincia di Verona è “la prima in Italia per valore di export, davanti a Cuneo, Treviso, Trento, Firenze, Siena, Asti, Bolzano, Brescia e Ravenna, secondo dati Istat”, spiega il Consorzio.
Una crescita, quella del fatturato dell’Amarone, che “ci allinea perfettamente con quello nazionale. Secondo uno studio di Wine Monitor-Nomisma su dati Istat - sottolinea il direttore del Consorzio, Olga Bussinello - l’Italia nel 2015 ha registrato un aumento del 6% in valore nell’export soprattutto con riferimento ai maggiori mercati dell’Amarone: Usa e Canada in primo piano, seguiti da Svizzera, Svezia e Germania in lieve flessione”.
“Secondo i nostri dati statistici sull’Amarone in affinamento - aggiunge i presidente del Consorzio, Christian Marchesini - vi è una diminuzione costante della quantità mensile delle scorte in cantina a vantaggio delle annate che hanno minimo quattro anni d’invecchiamento. Questo è un segno importante e tangibile che la denominazione, interpretando correttamente il suo ruolo, sta rispondendo positivamente alle richieste del mercato permettendo alle aziende di lavorare serenamente sulla qualità”.
Un clima positivo, dunque, quello con ci si avvicina ad “Anteprima Amarone 2012”, con oltre 70 cantine che, al Palazzo della Gran Guardia di Verona, presenteranno l’annata 2012 ed una selezione di annate storiche. E verranno presentate le statistiche dell’Osservatorio Vini Valpolicella relative all’Amarone, a cura di Wine Monitor di Nomisma, tra mercati di riferimento, trend di crescita e paesi emergenti su cui puntare, oltre ad un focus su uno dei paese target (quest’anno sarà la volta del Canada).
“Conoscere i numeri e le tendenze dei mercati risulta importante - conclude Olga Bussinello - per capire la domanda e migliorare così l’offerta. Proprio per questo, per affrontare con consapevolezza e lungimiranza le sfide del mercato, ci siamo voluti avvalere della collaborazione di Wine Monitor-Nomisma, creando un osservatorio permanente sui vini della Valpolicella a garanzia di un costante monitoraggio sull’andamento della denominazione, offrendo così un ulteriore servizio ai nostri soci”.

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