“Consigliamo vivamente alle aziende americane di FERMARE TUTTE LE SPEDIZIONI DI VINO, LIQUORI E BIRRA DALL’UNIONE EUROPEA. L’attuale rischio di dazi è troppo alto”. Lo scrive, nero su bianco, con tanto di caratteri maiuscoli, come ad urlarlo, la Us Wine Trade Alliance (Uswta) che, si legge sul suo sito, “rappresenta tutti i livelli del commercio del vino negli Stati Uniti nella lotta contro le tariffe sul vino”. In una lettera ai suoi membri, pubblicata on line, dove ribadisce che, sebbene ancora non ci siano provvedimenti ufficiali, il rischio che arrivino è reale e con eventuali gravi conseguenze, e che il vino, di fatto, rischia di essere una vittima sacrificale in una guerra commerciale in cui non c’entra nulla. “Come sapete, il presidente Trump ha minacciato tariffe del 200% su tutti gli alcolici provenienti dall’Unione Europea, in risposta alle tariffe Ue pianificate sul bourbon statunitense e su altri prodotti. L’annuncio dell’Unione Europea vedrebbe l’entrata in vigore delle tariffe il 1 aprile. Riteniamo possibile che gli Stati Uniti possano reagire immediatamente con i dazi il 2 aprile, utilizzando una sezione del diritto commerciale mai utilizzata prima”, spiega al Uswta. Che aggiunge: “stiamo lavorando diligentemente per garantire che qualsiasi emanazione tariffaria abbia un’eccezione per le merci sull’acqua, ma la realtà piatta è che, in questo momento, non c’è alcuna garanzia di un’eccezione per le merci in transito al momento dell’emanazione di una tariffa. L’interruzione che ciò causerebbe non ci sfugge, e non prendiamo alla leggera questa raccomandazione. Per essere chiari, non è stato ancora pubblicato alcun avviso di registro federale su questo tema, ed è possibile che gli Stati Uniti o l’Unione Europea possano allontanarsi dall’attuale ritorsione, ma, in questo momento, c’è il rischio che le merci possano essere tassate se arrivano negli Stati Uniti dopo l’inizio di aprile. Non si tratta di una lotta di cui siamo responsabili, ma è una lotta in cui ci troviamo comunque. Stiamo parlando con il personale dell’Agenzia e con i membri del Congresso ogni giorno e vi daremo ulteriori informazioni non appena le avremo”.
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