Il vino, il suo mondo, il suo fascino, le sue storie, si possono raccontare in tanti modi, e con tanti linguaggi. Tra questi, ovviamente, il cinema, la “settima arte” che ha avuto tante volte il vino come protagonista. E che è al centro di Oenovideo 2019, dal 13 al 16 giugno a Marsiglia, edizione n. 26 del “Festival International de films sur la vigne et le vin”, al Musée des civilisations de l’Europe et de la Méditerranée (Mucem). E, tra i 37 film in gara, tra corti e lungometraggi (scelti tra 144 candidature da 17 Paesi), non mancano produzioni italiane.
Tra cui, con la prima proiezione mondiale,“Vinum Insulae”, il documentario che racconta un esperimento enologico unico realizzato dall’Azienda Agricola Arrighi dell’Isola d’Elba, in collaborazione con professor Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura dell’Università degli Studi di Milano, diretto e prodotto da Stefano Muti e prodotto da Cosmomedia,con il sostegno dell’Associazione Albergatori dell’Isola d’Elba e il patrocinio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Un documentario che racconta il progetto Nesos, il vino marino: un esperimento scientifico che riporta indietro nel tempo, alle imprese enologiche dei Greci dell’isola di Chio, che producevano vini “leggendari” che Varrone definiva “vini dei ricchi”.
Il filmato documenta attraverso suoni, disegni e immagini, sia l’importanza scientifica di questo progetto, sia l’enorme fascino della coltura e della cultura della produzione del vino. A fare da cornice e scenografia: la terra, le uve, il mare e e i panorami dell’Isola d’Elba. Un esperimento interessante anche per i temi di sostenibilità e ambiente perché utilizza l’acqua salata come antisettico: un vero e proprio “ritorno al futuro”. Un’iniziativa portata avanti dall’Azienda Agricola Arrighi che è interamente all’interno del Parco dell’Arcipelago.
“Nel 2018 all’Isola d’Elba, dopo 2.500 anni, abbiamo ripercorso tutte le fasi che portano alla produzione del mitico vino dell’Isola di Chio compresa quella dell’immersione delle uve, in acqua di mare”, ha dichiarato Arrighi, ringraziando chi ha sostenuto il progetto, come Biodrivers, FrancescoCroci, l’Associazione Albergatori, la Capitaneria di Porto di Portoferraio, il Comune di Porto Azzurro, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’enologa Laura Zuddas, l’Università di Pisa e Cosmomedia. La proiezione sarà di scena il 14 giugno, mentre il 13 giugno andranno in scena altre due corti made in Italy. Il primo è “Bastianich, keep rocking”, prodotto da Anam Cara Comunicazione con la regia di Carlo Guttadauro, una sorta di “manifesto della vita quotidiana, di leggerezza che accompagna la riscoperta delle relazioni che legano l’uomo alla terra”, con protagonista il celebre produttore, ristoratore e musicista Joe Bastianich. Il secondo è “Un vino per ricordare”, prodotto da Budabo con la regia di Matteo Zanin, tra i vigneti e le cantine di Villa Franciacorta, un viaggio tra passato e presente fatto di gesti, memorie e momenti che tornano alla memoria grazie alla narrazione del vino. Ma tanti sono i video in gara da Francia e Spagna, da Stati Uniti e Sudafrica, da Romania e Georgia, che raccontano vendemmie, culture del vino, storie, emozioni e curiosità sul mondo del vino, come la degustazione a gravità zero, nello spazio, firmata dallo Champagne Mumm con li suo Gran Cordon Stellar. E non mancano il genere “cartoon”, con Corky, la storia di un cavatappi che combatte contro una bottiglia gigante per liberare sette lucciole magiche intrappolate al suo interno.
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