Natale si avvicina e per l’industria del wine & food è un momento particolarmente atteso perché le festività, con i suoi ritrovi, gli eventi, i tanti momenti di socializzazione, da sempre favoriscono quello “sprint” vitale per far smuovere i consumi. Così è anche in Gran Bretagna dove, però, si assiste ad un cambiamento che abbraccia le nuove generazioni. E, in particolare, la Gen Z, per cui i brindisi di fine anno saranno all’insegna de “no alcol”. Come riporta il blog di Togather, importante piattaforma per la prenotazione e pianificazione di eventi, per la Generazione Z la salute è una preoccupazione fondamentale, e il 74% la cita come motivo principale per ridurre o evitare l’alcol. Un cambiamento che ha avuto un impatto notevole sul posto di lavoro, in particolare con l’aumento delle feste di Natale sobrie. E se nel 2023 il 19% delle prenotazioni di bevande è risultato analcolico, la cifra è salita al 21% nel 2024.
Le bevande alcoliche vengono spesse associate al concetto di condivisione sociale, un aspetto che ha trovato terreno fertile anche con quelle bevande analcoliche sempre più ricercate e che stimolano la curiosità e il divertimento. Non a caso un ruolo di primo piano lo stanno conquistando i cocktail analcolici creativi, le bibite artigianali ed anche le bevande calde piacevoli come il sidro brulè e la cioccolata. Perché “una festa sobria non significa sacrificare il divertimento: si tratta di creare un ambiente inclusivo in cui tutti possano sentirsi a proprio agio e coinvolti”. Ma sarebbe sbagliato pensare che le bevande alcoliche abbiano “abdicato” dalle tavole delle feste natalizie: il budget complessivo per le bevande, infatti, è aumentato del 9,4%, dimostrando che mentre le aziende stanno espandendo le loro opzioni analcoliche, continuano anche a fornire cocktail, birra e vino di alta qualità. Le previsioni parlano di feste di Natale “più grandi e migliori che mai” con le aziende che stanno investendo di più in food & drink: il budget medio per le bevande è aumentato del 40%. Per quanto riguarda il cibo, nel 2023 si è verificato un aumento del 18% nelle richieste di “cibo festivo”, e per il quale, accanto alla moderna cucina britannica, spuntano opzioni alternative come pizza, barbecue e piadine.
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