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Previsioni d’autunno Che belle le vigne 2005 la vendemmia sarà d’oro. Emilio Pedron, enologo e presidente di Giv (Gruppo Italiano Vini), fa l’oroscopo ai bianchi che berremo l’anno prossimo: saranno all’altezza delle annate migliori ... I grappoli in vigna sono ancora lontani da una completa maturazione, ma tra gli amanti del buon bere c’è già chi si domanda che gusto avrà il vino della stagione 2005. Per le vendemmie dei bianchi, del resto, il quesito non è poi tanto avventato. Emilio Pedron, amministratore delegato e presidente della Giv (Gruppo Italiani Vini, maggiore azienda italiana del settore, con vigneti dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia) ed enologo di professione, è cautamente ottimista. E’ ancora troppo presto per trarre conclusioni, però la produzione pare buona, le vigne sono belle, le malattie hanno risparmiato i vitigni grazie a una primavera poco piovosa. Insomma, mi sento di affermare che i presupposti sono positivi.
Quindi l’annata 2005 potrebbe essere sinonimo di qualità?
Sì. Rispetto al 2004, dove è prevalsa la quantità, quest’anno sembrerebbe prevalere la qualità. E il discorso vale per tutta la penisola. Le particolari condizioni metereologiche, con caldo e siccità al Nord e clima tiepido e temperato al Sud, hanno stranamente uniformato lo stato della produzione tra le diverse regioni d’Italia. Per cui finirà con il raccogliere le uve in date molto simili dalla Puglia alla Lombardia.
Quando avrà inizio la prima vendemmia dell’anno?
Stimiamo a metà agosto per i bianchi del Sud. Solitamente vengono raccolti un paio di settimane prima una, come dicevo, quest’anno in Meridione la temperatura più fresca ha rallentato la maturazione. Poi toccherà ai bianchi del Nord che, sempre per le particolari condizioni climatiche, saranno vendemmiati un po’ in anticipo, diciamo all’inizio di settembre.
E i rossi?
Per i rossi davvero troppo presto. Non posso dire ancora come sarà la qualità e quando saranno raccolte le uve. Il rosso è figlio di settembre. L’ideale sarebbe avere giorni caldi e notti fresche, con forte escursione termica. Se invece pioverà, allora non sarà un bene per il vino.
Insomma, pioggia e sole permettendo, i presupposti sono positivi. Si può associare la vendemmia 2005 a qualche altra vendemmia del recente passato?
Se proprio si vuole fare parallelismo quella del 2001 sembra essere la più indicata: un’annata di notevole quantità ma anche di eccellente qualità. Un po’ di vino in meno rispetto al 2004, del resto non farebbe male a nessuno. Le botti, per molto viticoltori, sono ancora in parte piene. Di giacenze nel 2004, ne abbiamo accumulate anche troppo.

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