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Finanza & Mercati

E con il fondo la bottiglia ha più mercato … Un fondo che investe nel vino, sul modello di analoghe iniziative estere che arrivano a raccogliere fino a 30 milioni, come accade in Francia. A creare qualcosa di analogo in Italia punta Wine Tip, società milanese nata nel 2000 con l’obiettivo di coniugare vino e finanza. “Un’iniziativa del genere ha senso sopra i 2 milioni - spiega Alberto Cristofori, socio e cofondatore della società. Dopo una prima fase esplorativa (“abbiamo discusso - ricorda Cristofori - con un’importante banca italiana della possibilità di creare un fondo sul vino, ma il progetto non è andato in porto”), Wine Tip ha costituito nel 2004 WineInv, un srl controllata al 100% dotata di un capitale iniziale di 250mila euro. “La società - spiega Cristofori, che è l’amministratore unico di WineInv - funziona come una sorta di fondo di investimento, ma con significative differenze. Non essendo un prodotto ufficiale o autorizzato, è stato finanziato con capitali raccolti presso investitori privati, raggiunti con il canale della conoscenza diretta”. L’obiettivo è fare trading di bottiglie di altissima fascia, oltre i cento euro di costo, con un’attenzione particolare alle vecchie annate. E i risultati sono venuti, fin dal primo anno. “Nata a metà 2004, WineInv ha conseguito profitti già alla fine del primo anno. Nel 2005 abbiamo chiuso con un utile ante imposte del 15%, e un margine tra il 25 e il 30%” dichiara Cristofori. E crescono i capitali disponibili: nelle ultime settimane è stato deliberato un aumento di capitale fino a 500mila euro. (arretrato del 6 aprile 2006)

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