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Finanza & Mercati

Quel calice vale un tesoro. Anzi, un monolocale … Dieci sommelier hanno votato per FM Weekend i 100 vini mito che almeno una volta nella vita bisognerebbe assaggiare. Meglio se in compagnia ... A ben valutare le inclinazioni dei nuovi consumatori, si può immaginare un andamento sufficientemente positivo, dato che in questi anni la nuova generazione si è avvicinata al vino con maggiore interesse e competenza. E lo sta dimostrando con l’assidua frequentazione di corsi da sommelier, degustazioni guidate nelle enoteche, week end sulle Strade dei vini Doc. Si intravede quindi un nuovo corso per il bere, merito proprio di giovani appassionati che si fanno conquistare dal fascino del vino di qualità e che sono ben consapevoli che l’abuso deve essere evitato. Fra loro sono frequenti le dispute su prodotti particolari ed emerge il desiderio di assaggiare determinati vini, perlopiù costosi, dialogando e aggregandosi per affrontarne la spesa. Alla luce di questa realtà, si conferma l’importanza dei vini mito, emblemi che diventano desideri assoluti, più favoleggiati che degustati: sognare non fa male! Ecco che le 100 bottiglie da stappare almeno una volta nella vita, diventano una piacevole provocazione perché non è così facile ed economico accedere a questi leggendari miti, degustandoli giorno dopo giorno fino a poter dire “ho finalmente bevuto il meglio del mondo”. Anche se il vino più buono è quello che si beve con chi si ama o con gli amici più sinceri, resta fermo il concetto che questi 100 vini costituiscono il top di tutte le produzioni: scelta non facile, che ha avuto bisogno del coinvolgimento di nove ristoratori con i loro sommelier e di una enoteca milanese di primaria importanza. Tra i vini mito, quello che ricevuto maggiori consensi è stato il Barolo Monfortino Giacomo Conterno con 6 preferenze; 5 voti per Amarone Classico Riserva Quintarelli, Vin Santo Occhio di Pernice, Sassicaia, Clos du Mesnil, Pètrus, Chateau Mouton Rothschild, Chateau d’Yquem e Romanèe-Conti. Fra gli italiani sono stati segnalati quattro volte Giulio Ferrari, Brunello di Montalcino Case Basse, Masseto e Solaia. In questa classifica sono state inserite 6 preferenze personali che fanno parte degli “indimenticabili”; i vini segnalati sono tutti presenti nelle preziose cantine di coloro che hanno partecipato a questa indagine ma bisogna essere consapevoli di dover affrontare tanti intriganti viaggi gurmettari per degustarli. Il piacere assoluto anche se economicamente impegnativo, coronerà questa ricerca che vale complessivamente 138.810 euro: le vendemmie indicate sono davvero le migliori, ma naturalmente anche tra le più costose.
Dieci big e un voto per entrare nella leggenda
Hanno votato dieci sommelier di ristoranti di primaria importanza segnalando 15 vini senza limiti di tipologia, annata e territorio. Tutti hanno citato oltre venti etichette.
Enoteca Peck a Milano - tel. 02/8023161 
Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (MN) - tel. 0376/723001
Perbellini a Isola Rizza (VR) - tel. 045/7135352 
Le Calandre a Rubano (PD) - tel. 049/630303
Enoteca Pinchiorri a Firenze - tel. 055/242777
Lorenzo a Forte dei Marmi (LU) - tel. 0584/89671
Caino a Montemerano (GR) - tel. 0564/602817
Hotel Cavalieri Hilton La Pergola a Roma - tel. 06/35092211
Agata & Romeo a Roma - tel. 06/4466115
Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi (NA) - tel. 081/8780026
Autore: Toni Cuman

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