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Finanza & Mercati

La Vernaccia prova gusto per i 40 anni ... Il bianco di San Gimignano, il primo vino in Italia a fregiarsi della Doc nel 1966, festeggia il quarantesimo anniversario con un convegno e con una bottiglia speciale. E i 200 viticoltori sono pronti a vendemmiare... La Vernaccia di San Gimignano, in provincia di Siena, sta vivendo un periodo di grande fermento. A Denominazione di origine controllata dal 1966, il bianco toscano è stato il primo vino italiano a fregiarsi della famosa sigla e oggi, nel 2006, può a buon diritto festeggiare il 40° anniversario dal raggiungimento di questo traguardo. Perfezionato, nel 1993, con l’ambita Denominazione di origine controllata e garantita (Docg). Per l’occasione, il Consorzio della denominazione San Gimignano, fondato nel 1972 e presieduto da Giovanni Panizzi, ha organizzato un convegno sull'utilità della Doc quale asso nella manica per il vino italiano nella competizione sul mercato internazionale. Le conclusioni? Piuttosto critiche, vista anche l’inflazione di tante nuove denominazioni inutilizzate e i non sempre efficaci controlli. Ma con la ferma consapevolezza che, allo stato dei fatti, la Doc resta tuttavia il miglior strumento disponibile a garanzia del consumatore. Intanto, per suggellare l’importante anniversario, domenica 24 settembre le 76 aziende consorziate porteranno ciascuna 100 chili delle loro migliori uve presso la Fattoria il Palagio. Dalla vinificazione di queste bacche si otterrà la Vernaccia 40, quella dei quarant’anni: 4mila bottiglie numerate che, dalla prossima primavera, saranno vendute presso strutture istituzionali del territorio comunale. Il ricavato sarà destinato a scopi benefici. Anche l’etichetta di questo vino dovrà evocare quattro decadi di storia. Una bottiglia capace di esprimere i cambiamenti stilistici e qualitativi che la Vernaccia ha subito nel corso della sua esistenza e soprattutto in grado di sottolineare la svolta degli anni Novanta, quando i produttori più seri hanno deciso di guardare al futuro e puntare sulla qualità. Particolarità di questa Doc (e del vitigno) è quella di ricadere in toto nel territorio comunale di San Gimignano, nel Nord-Ovest della provincia di Siena. I viticoltori di uve vernaccia sono circa 200, per una produzione media annua di 7,2 milioni di chili, pari a 5 milioni di litri. Interessante notare che oltre il 40% di questo storico bianco va all’estero (Germania e Stati Uniti in primis), mentre la metà delle vendite interne avvengono nel territorio di San Gimignano. La vendemmia, che avrà inizio fra un paio di giorni, non è precoce, ma difficilmente si arrischia la tardiva, vista la delicatezza della buccia. In cantina si fa un uso ottimale della catena del freddo: affinamento in acciaio o cemento per le versioni base, botti grandi o barrique, usate con cautela, per le riserve, con parziale svolgimento della fermentazione malolattica. Un vino che dà il meglio sé in bocca dopo il primo anno di vita, che possiede ottime capacità di invecchiamento: nei primi mesi è spigoloso, molto mandorlato, con evidenti note di mela verde e pompelmo. E che, anche per gli abbinamenti gastronomici, consente ampie opportunità.
(arretrato di Finanza & Mercati del 9 settembre 2006) 

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