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Finanza&mercati

Le case di liquori patteggiano sulle bustarelle ... Bacardi Usa, E&J Gallo Winery, Moet Hennessey Usa e una dozzina di altre case e distributori di vini e di liquori hanno accettato di versare 2,3 milioni di dollari per chiudere un’indagine avviata dal procuratore generale dello stato di New York, Eliot Spitzer, su bustarelle illecite.
Spitzer aveva avviato l’anno scorso un’indagine per appurare se grossisti e fornitori a New York offrissero doni e sconti ad alcuni distributori in cambio di maggiori vendite dei loro prodotti. “Nell’industria dei liquori, un simile comportamento equivale a una bustarella”, ha dichiarato Paul Larrabee, portavoce del procuratore. La legge dello Stato di New York vieta infatti ai produttori e ai distributori di favorire clienti selezionati attraverso forti sconti oppure regali, contanti o prodotti gratuiti. Del resto, già lo scorso agosto gli otto maggiori distributori di vino e liquori dello Stato di New York avevano raggiunto un accordo simile accettando di versare 1,6 milioni di dollari.
Spitzer, che ha indagato su analoghi accordi nel settore dei servizi finanziari e nell’industria della musica, ha detto che tra il 2003 e il 2005 il valore dei benefici illeciti offerti dai grossisti ha superato i 50 milioni di dollari, mentre le bustarelle da parte dei fornitori sono ammontate a oltre 9 milioni. “Ammettiamo di avere commesso un errore accordando un trattamento preferenziale ad alcuni commercianti e non ad altri”, ha detto Phil Lynch, un portavoce di Brown-Forman, la società che produce il whisky Jack Daniel’s e la vodka Finlandia. Tra le società che hanno aderito all’accordo ci sono anche Banfi Products, Diageo North America, Future Brands, Absolut Spirits Company, Jim Beam Brands, Kobrand, Pernod Ricard Usa, Remy Cointreau Usa, Sidney Frank Importing e Skyy Spirits.
(arretrato di Finanza&Mercati del 2 novembre 2006)

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