02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Finanza&mercati

Due cuori e un Gewurztraminer ... Per la cena a San Valentino vanno bene fin dall’aperitivo le bollicine dello champagne. Tra i bianchi fermi e profumati, meglio il Traminer delle tenute attorno al castello di Sanct Valentin in Alto Adige. Chi ama i rossi scelga un Brunello Riserva da 400 euro. I dolci si accompagnano con vini solari come l’Albana... C’è un solo giorno nell’anno in cui tutte le cose (almeno così dice la pubblicità) prendono la forma del cuore: è il 14 febbraio, San Valentino, un grande business che affascina soprattutto i giovani. La festa, rigorosamente a due, prevede la cena con copiosi brindisi nella più stretta intimità, scambi di regali (magari un po’ intriganti) senza dimenticare un romantico sottofondo di musica, la luce soffusa delle candele ravvivata dal colore rosso della passione. E il menù? Il menù ideale per non appesantirsi senza per questo rinunciare ai piaceri della tavola, è composto da tre portate leggere, magari cucinate con il piacere di stare insieme ai fornelli, se la cena è pensata in casa. I cibi definiti afrodisiaci non esistono, ma vengono così catalogati quelli che pretendono particolari gestualità ambigue (ostriche, chele di crostacei, e altro) e che accendono psiche e fantasia.
L’elemento che accompagna ogni pietanza e che disinibisce con suadente dolcezza è il vino, solitamente scelto dal “lui” ma, sempre più spesso, suggerito anche da “lei” che, forse dopo un corso da sommelier, dimostra grande sensibilità negli abbinamenti. La celebrazione dell’amore può cominciare e il vino, grande catalizzatore della serata, deve essere il migliore. Le bollicine vengono scelte subito, fin dall’aperitivo, e magari finisce che vanno avanti per tutta la cena. I suggerimenti spaziano da un costoso e impareggiabile champagne come la Cuvée Belle Epoque di Perrier Jouét con bottiglia vestita di candidi anemoni, al Franciacorta Satèn di Contadi Castaldi. Anche il modaiolo Prosecco si sta imponendo sempre più nei momenti di festa e una buona scelta è il Cartizze della Cantina Bisol o il Prosecco Riserva Giustino B. della Cantina Ruggeri, entrambi prodotti nella vocata zona di Valdobbiadene. I vini bianchi fermi da preferire devono essere ricchi di profumi ammalianti ed esprimere sentori di spezie orientali come vaniglia o frutti tropicali: papaia, banana, agrumi e frutto della passione.
Il Gewurztraminer selezione Sanct Valentin (quale nome più giusto anzi ideale per la ricorrenza?) viene ottenuto nei vigneti attorno allo storico Castello di Sanct Valentin ad Appiano in Alto Adige ed esprime sensuali note di frutta tropicale: perfetto per un abbinamento con i carciofi, grazie alla sua vena appena dolce. Caratteristiche simili all’olfatto, ma con corpo più strutturato, è il Collio Bianco Broy che è un assemblaggio di tocai friulano, chardonnay e sauvignon dalla azienda friulana Collavini, ideale per accompagnare crostacei (meglio cotti al vapore che alla griglia) magari serviti assieme ad una misticanza condita con morbido aceto di Banyuls o con seducente Balsamico di Modena. A Furore (nome di per se già appassionante), nella Costiera amalfitana, la cantina di Marisa Cuomo produce il Furore Bianco Fior D’uva che all’olfatto esprime il profumo di ginestra cresciuta a vicino alle vigne abbarbicate in una gola a picco sul mare. Oltre ai fiori, sono netti i sentori di frutto della passione e vaniglia con ricco sapore appagante e duraturo che termina con aroma di albicocca secca: un bianco di razza che si innamora di pesci a polpa bianca, magari cucinati al cartoccio. Secondo le statistiche, a San Valentino si consumano pochi vini rossi ma, volendo, è bene puntare tutto su un vino di grande maturità come il Brunello di Montalcino di Biondi Santi (cui si deve il mito di questo grande toscano) con l’annata 1997 che viene considerata vendemmia del secolo per questa regione. A 10 anni di maturità, il Brunello Riserva raggiunge l’equilibrio organolettico e le sue quotazioni raggiungono livelli di tale rispetto che possono sembrare assurde: una bottiglia si aggira si 400 euro.
Chi vuole, può «accontentarsi» del vino base della stessa vendemmia investendo circa 120 euro. Con abbinamenti di questo livello, una costata Fiorentina al barbecue (che guarda caso ricorda un cuore rovesciato) diventa la vera perfezione. Per finire la cena, non resta che un bel bicchiere di vino solare: per dolci con crema chantilly, l’Albana di Romagna Scacco Matto della Fattoria Zerbina, con profumi di frutta secca e sciroppata e un finale di spezie. Peri dolci a base di frutta secca o crostate con confetture delicate, Ben Ryé Passito di Pantelleria prodotto da Donnafugata: è lui il re dei vini passiti del Mediterraneo e offre una conclusione inebriante con profumi che concedono spazi agli agrumi, alla frutta tropicale e alle preziose spezie.

Il miglio vino di San Valentino...
Cuvee belle epoque - Terrier Jouet - 100€
Franciacorta satin - Contadi Castaldi - 23€
Cartizze - Cantina Bisol - 33€
Prosecco riserva Giustino B. - Ruggeri - 25€
Gewurztraminer Sanct Valentin - Cantina S.Michele Appiano - 28€
Collio bianco Broy - Collavini - 20€
Furore bianco Fior d’uva - Cantina Marisa Cuomo - 30€
Brunello di montalcino- Biondi Santi - 120€
Brunello di montalcino riserva - Biondi Santi - 400€
Albana di Romagna Scacco matto - Fattoria Zerbina - 30€
Passito di Pantelleria Ben ryé - Donnafugata - 36 €

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su