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Finanza&mercati

Gancia non teme la concorrenza. “I nuovi brindisi in Cina e Russia” ... Per l’imprenditore vinicolo sono questi i mercati da tenere d’occhio. Fondamentale, però, la difesa del marchio e la tipicità del territorio... E’ l’estero in questo momento a dare più soddisfazione ai produttori vinicoli del distretto di Canelli-Santo Stefano Belbo. “Sì, ci sono più opportunità sui mercati internazionali: in Italia la crisi ha preoccupato i consumatori. Fuori dai nostri confini ci sono invece mercati emergenti come la Russia e la Cina da tenere d’occhio”, spiega infatti Lamberto Vallarino Gancia, presidente sia della Gancia, la holding di famiglia che detiene il 100% della Fratelli Gancia, che del Comité Européen Entreprises Vin (Ceev), l’organo con base a Bruxelles che si occupa dell’armonizzazione normativa, fiscale e tecnologico-produttiva del settore vitivinicolo europeo. Un estero che, almeno per ora, non dà segnali di pericoli di pirateria dei marchi, sull’esempio del caso Ferrero-Cina, anche se “stiamo facendo maggiore attenzione a registrarli nei vari Paesi”. Proprio la difesa del brand è, comunque, una delle richieste che i produttori piemontesi avanzano alle istituzioni italiane e comunitarie, assieme alla “valorizzazione della tipicità unica del nostro territorio. Si parla tanto di vitigno autoctono - prosegue Gancia - ma bisogna farlo sapere al consumatore”.
Territorio, quello della zona di Canelli, che va salvaguardato (“Bisogna stare più attenti a rispettarlo, a come si costruisce”) ma anche potenziato a livello di infrastrutture: “Mancano alberghi e strade”. Problemi che si aggiungono alla polverizzazioni del sistema produttivo locale: “È difficile fare sistema e muoversi insieme a livello internazionale, anche se la collaborazione con il Comune di Canelli funziona e abbiamo un consorzio molto rappresentativo del territorio”. In particolare Gancia sottolinea il progetto di candidatura per il riconoscimento da parte dell’Unesco a patrimonio mondiale dell’umanità delle cantine, vere cattedrali sotterranee, e dei paesaggi vitivinicoli di Canelli. Per questo da aprile le storiche aziende locali (Fratelli Gancia, che ha anche un museo, Bosca, Contratto, Coppo) apriranno ai visitatori le proprie cantine.

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