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Finanza&mercati

Vino e olio finiscono nei segnali. Cartelli speciali per i Comuni Doc ... I centri con meno di 5mila abitanti potranno indicare “luogo di produzione di...” per i prodotti tipici. Ma gli esclusi, Montalcino e Montefalco, protestano... Via del formaggio, strada del vino, piazza del radicchio. Non sono nomi di fantasia della toponomastica delle città, ma i cartelli che i piccoli comuni italiani, quelli sotto i 5mila abitanti, potranno apporre per indicare che in quel territorio si produce un prodotto agroalimentare tipico. 15.868 piccoli centri (72% del totale) possono indicare la dicitura “Luogo di produzione del...” posta sotto il nome del comune. Si tratta, come evidenzia la Coldiretti di uno dei primi effetti positivi della approvazione alla Camera del testo sul “Sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni” con primo firmatario Ermete Realacci. Ma gli esclusi protestano. Come Montalcino (5.180 abitanti) fuori di poco o Montefalco (5.900 abitanti).
Dalla rete delle Città del Vino su un totale di 550 Comuni 311 potranno usufruire di questa possibilità, gli altri 240 sono tagliati fuori. Per questo l’associazione chiede di innalzare il limite a 10mila abitanti. Polemiche a parte, i piccoli comuni sono il motore della vacanza enogastronomica e ambientale. In continua crescita, il fatturato stimabile nel 2006, sostiene la Coldiretti, è di 5 mld di euro. Tre piccoli comuni su quattro sono il territorio di riferimento per gli allevamenti destinati alla produzione di formaggi o salumi italiani Dop, mentre nel 60% si trovano gli uliveti per i 38 oli italian i Dop e Igp. Una realtà che dà lavoro a circa 400mila imprese agricole.

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