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Finanza&mercati

Un bicchiere di vino aiuta a fare sistema ... Uniti per fare sistema. Anche in campo enologico. È questa la sfida di Orvit, società per la valorizzazione dei vini veronesi che raggruppa cinque aziende leader del territorio (F.lli Bolla, Gruppo Italiano Vini, Masi, Pasqua e Sartori). A partire dal 2002 le aziende, che complessivamente rappresentano un fatturato di oltre 500 milioni di euro, con un mercato che si rivolge per il 70% all’estero, hanno provato la strada della sinergia per un concreto miglioramento qualitativo dei vini veronesi. Due vini bianchi e tre rossi sono il risultato della sperimentazione che ha portato alla creazione di protocolli produttivi capaci di connotare con una precisa riconoscibilità organolettica i vini e la realizzare di una rete di logistica integrata.
“Orvit - ha spiegato Sandro Boscaini, vicepresidente del consorzio - è nata in primo luogo da un’intesa che si è trasformata in una vera collaborazione tra i tecnici delle varie aziende, indirizzati da una regia comune. Qualcosa di nuovo per Verona e che la dice lunga anche sulla modernità divedute in un’epoca di globalizzazione in cui ogni azienda, pur grande, si sente piccola e bisognosa di sostegni”. Orvit ha anche creato un importante legame con il mondo della ricerca attraverso la sponsorizzare del progetto Bacca (“Caratterizzazione del processo di maturazione e surmaturazione della bacca”), in collaborazione con l’Università di Verona e il Laboratorio enologico dell’Unione italiana vini.
Dalla provincia di Verona, centro nevralgico del progetto, viene il 62% del totale del vino Doc-Docg prodotto in regione e il 32% di tutta la produzione regionale.

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