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Finanza&mercati

Is, il consorzio alfiere dell’ agroalimentare ... La nuova struttura promuoverà all’estero i prodotti di 17 coop dal fatturato complessivo di 3 mld di euro. Con l’appoggio di De Castro... Un colosso della cooperazione agroalimentare italiana che opererà concretamente sul fronte dell’internazionalizzazione.
Is (Italian Style), presentato ieri a Roma, rappresenta la prima esperienza del genere in Italia, e porterà fuori dai confini italiani la voce e i prodotti di 17 tra le più grandi coop del comparto agroalimentare, che insieme rappresentano circa 100mila soci e 3 miliardi di euro di fatturato aggregato.
“Gli obiettivi di Is non resteranno sulla carta - ha detto il presidente di Fedagri-Confcooperative Paolo Bruni - La prima missione, infatti è verso i mercati cinese e indiano, con un progetto biennale, cofinanziato dalla Unione Europea, presentato al ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di oltre due milioni di euro”.
Un progetto di durata biennale che si compone di una serie di eventi il cui obiettivo è la promozione della Cultura Gastronomica delle nostre eccellenze agroalimentari e dei prodotti a denominazione d’origine, (Dop e Igp, Doc, Docg, Igt), come il vino Chianti, il Brunello di Montalcino, il Soave, il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il Prosciutto di Parma e l’olio extravergine toscano. “Bisogna cogliere l’occasione che la crescita della domanda alimentare nel mondo offre alle nostre aziende - ha detto il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Paolo De Castro, intervenendo alla presentazione - pertanto plaudo a quest’iniziativa che va nella direzione che abbiamo sempre auspicato, cioè organizzazione, accanto alla grande qualità dei nostri prodotti”.
Al Governo e al ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro Bruni ha chiesto di continuare a percorrere la strada del dialogo diplomatico con quei Governi in cui esistono ancora delle barriere commerciali. In alcuni Paesi come il Giappone, gli Stati Uniti, l’India, l’Australia, il Nord America e Svezia, dietro quelli che sono chiamati regolamenti fitosanitari o regolamenti di tipo salutistico si nasconde una e propria barriera commerciale che impedisce la libera circolazione dei prodotti.
“E necessario - ha aggiunto il presidente di Fedagri - attivare un sistema di assistenza a livello di garanzie del recupero crediti, sostenere investimenti in ricerche di mercato e tecnologie di prodotto e, sul credito di imposta per l’internazionalizzazione contenuto nella legge Finanziaria, chiediamo che la norma, attraverso un decreto attuativo, venga applicata”.

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