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Finanza&mercati

L’Australia si arrende: stop ai falsi nel vino ... Saranno finalmente tolte dal commercio le imitazioni australiane di vini italiani come chianti, barolo e marsala “che ingannano i consumatori e causano danni economici e di immagine alle produzioni nazionali”. Lo rende noto la Coldiretti che commenta l’accordo raggiunto, a Camberra, tra Unione Europea e Australia per la salvaguardia del sistema europeo di etichettatura: piena protezione, dunque, per le denominazioni di origine anche per i vini destinati all’esportazione, con l’Australia che si impegna a “proteggere le indicazioni tradizionali europee”. L’accordo, spiegano da Coldiretti, “prevede un periodo di transizione per l’adeguamento e dovrà essere approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri europei e dalle autorità australiane”.
Per l’Italia si tratta di un risultato importante, visto che il nostro Paese è il primo esportatore mondiale di vino e le imitazioni (soprattutto quelle australiane in particolar modo negli Usa) rappresentano il principale ostacolo alla crescita del mercato. Secondo i dati dell‘Italian wine&food institute le esportazioni di vino made in Italy negli Stati Uniti sono aumentate del 18,1% nel primo bimestre 2007: l’Italia, sottolinea la Coldiretti, ha dunque conquistato la leadership del settore negli Usa davanti all’Australia che cresce dell’11,5% e alla Francia, le cui esportazioni sono aumentate del 4,3%.
Una conferma rispetto ai dati del 2006 col vino italiano che negli Stati Uniti ha coperto da solo, in quantità, quasi un terzo del mercato dei vini stranieri seguito dall’Australia (29%) e dalla Francia.
“I risultati del 2006 negli Usa - spiega la Coldiretti - dimostrano la presenza di nuove e rilevanti opportunità di crescita del vino made in Italy che ha raggiunto complessivamente un fatturato record di 9 miliardi di euro, 3 dei quali attraverso l’export, con quasi un terzo della produzione composta dai 361 vini nazionali doc e docg”.

L’export di vino negli Usa - Dati export aggiornati al primo bimestre 2007
Vino italiano - 18,1%
Vino australiano - 11,5
Vino francese - 4,3%

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