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Un piano regolatore per la “wine policy” ... Modello dello stretto legame che dovrebbe esistere tra chi amministra e chi produce su un territorio, la Città del Vino di San Martino sulla Marrucina (Chieti) è un ottimo esempio di sinergie tra un Comune e un produttore di vino “illuminato” e legato alla sua terra, come Gianni Masciarelli. Con l’adozione del “Regolamento generale per la Disciplina a Tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico, naturalistico e rurale”, il Comune abruzzese ha deciso di estendere le stesse regole di salvaguardia della città storica al territorio circostante, valorizzando armoniosamente il paesaggio, il patrimonio urbano e la tipicità rurale, e facendo dell’agricoltura lo strumento di conservazione delle peculiarità del territorio, a tutto vantaggio del turismo e dell’alta qualità della vita degli abitanti. Nasce, così, in Italia un “piano regolatore” del paesaggio e dell’ambiente, frutto di una joint venture tra un Comune e un produttore di vino, concreto esempio di “wine policy”, al quale le Città del Vino consegneranno un “Premio Speciale” domani a “Urbanpromo 2009”, evento di marketing urbano e territoriale di scena a Venezia, promosso dall’Inu-Istituto nazionale di urbanistica, che farà da sfondo anche al convegno “Quando il buono non è bello”. “È così che le Città del Vino si candidano ad assumere il ruolo chiave di wine policy advisor - sottolinea il presidente Giampaolo Pioli - come interlocutrici privilegiate tra il mondo politico e i territori del vino italiani, tra le istituzioni e l’imprenditoria enologica, tra i comuni e le piccole e grandi aziende”.

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