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Finanza&mercati

Zaia apre Fieragricola con il credito d’imposta. Ma il decreto zoppica ... La parola d’ordine per il 2010 è “ottimismo”. Sbloccati i fondi per la promozione all’estero... L’edizione numero 109 di Fieragricola, da ieri a Verona, si è aperta con il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia all’insegna dell’ottimismo: “La crisi c’è, ma si intravede la ripresa. Con il rilancio dei consumi prevediamo anche una ripresa dei prezzi agricoli. Però la vera sfida dell’Italia non è fare fronte ai costi di produzione rispetto a paesi come l’India, dove la manodopera viene pagata 2 euro al giorno; o alla Cina, che ne paga 5. La vera sfida è l’obbligatorietà dell’etichetta d’origine sugli alimenti”. Ma Zaia ha creduto di portare anche un altro segnale di ottimismo. Proprio ieri è stato firmato il decreto, immediatamente pubblicato sul sito del ministero, che dovrebbe sbloccare il credito d’imposta, deciso dalla Finanziaria di tre anni fa come agevolazione per la promozione del sistema agroalimentare italiano all’estero. Ma il decreto (che sarà effettivamente operativo solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) nasce con molte perplessità, perché adotta il sistema del “chi tardi arriva male alloggia”, appena 48 ore dopo che i giudici tributari di Pescara hanno accolto i ricorsi di imprenditori e associazioni che non hanno potuto usufruire di un analogo sistema di agevolazioni (in quel caso per gli investimenti in ricerca e sviluppo) perché arrivati in ritardo nel cosiddetto “Click day”. Anche per l’agricoltura, infatti, i fondi a disposizione sono scarsi, e il ministero riconosce i benefici solo fino ad esaurimento delle disponibilità, in base al criterio dell’invio, oltretutto ben più aleatorio perché l’istanza per aggiudicarsi il bonus va spedita per raccomandata o addirittura consegnata a mano, e gli ultimi resteranno a bocca asciutta. Il decreto di ieri fa a sua volta riferimento al regolamento dell’Economia del 24 luglio scorso (che ha impiegato sei mesi per approdare in Gazzetta!) sui prodotti e le iniziative che potrebbero essere oggetto di bonus: tutti i beni agricoli, inclusi quelli da allevamento, nonché i prodotti ittici. È però necessario che si tratti di prodotti di qualità superiore, così come riconosciuta dagli appositi comitati. Destinatarie dell’agevolazione sono tutte le imprese coinvolte in attività di promozione di prodotti della prima categoria (uova, cereali, latte) e soltanto le Pmi oppure le cooperative che promuovono i prodotti della seconda. Intanto ci si consola con i dati di Fieragricola: 1.321 espositori (+ 4,5% sul 2008), di cui il 15 per cento esteri, con 250 delegazioni da 38 Paesi; oltre 20mila metri quadrati di aree dinamiche - prese d’assalto da curiosi, imprenditori agricoli, contoterzisti.

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