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Finanza&mercati

Con il “bottle sharing” risparmio garantito ... Al Salone la proposta dell’etichetta da condividere al ristorante tra diversi tavoli: un modo per bere in compagnia evitando il rischio di esagerare... Metti una sera a cena al ristorante, con amici astemi o con il desiderio di assaggiare un vino particolare, senza necessarianiente dover finire tutta la bottiglia: la soluzione è il “bottle sharing”, una nuova tendenza che si sta affermando con grande successo in alciuni locali del Belpaese. L’idea, portata al Vinitaly di Verona, è semplice e consiste nel condividere una bottiglia di vino tra i tavoli di clienti che non si conoscono tra loro. Deus ex machina il ristoratore, che deve possedere la giusta sensibilità per individuare coloro che posseggono il profilo ideale per aderire alla proposta. Dopo aver sondato i desideri degli avventori, e riconosciuto la loro preferenza per questa o quella etichetta, il ristoratore li presenta. Se tutti accettano la proposta, la bottiglia viene ordinata ed equamente divisa e pagata. “È una proposta - spiega Luciano Zazzeri, patron del ristorante La Pineta di Manina di Bibbona - che ovviamente non faccio a tutti: solo ai clienti dei quali conosco bene gusti, desideri e naturalmente senso dell’ironia. Perché condividere una bottiglia di vino significa anche condividere parole, battute e commenti, magari sul vino stesso. È un modo facile e divertente non solo per abbinare ad ogni portata un’etichetta diversa senza necessariamente ordinare un’intera bottiglia”.

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