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Finanza&mercati

Vinitaly, Zaia brinda insieme a Napolitano ... Si apre con tutti gli onori il 44° SaloneVinitaly, che oggi a Verona vedrà ospite il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ieri, l’inaugurazione del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, che ha definito “un grande segnale” la presenza del capo dello Stato, brindando all’emanazione del decreto che riordina le denominazioni protette e di origine dei vini, del quale si discuteva da un paio di decenni. E proprio da Napolitano è arrivato anche un segnale di sintonia per l’operato del sindaco Tosi.

Un giorno da governatore doc ... Luca Zaia ha inaugurato da ministro delle Politiche agricole il 44° Salone del vino. In serata, da nuovo presidente dei Veneto, ricevuto in prefettura dal capo dello Stato... L’unica parola poco istituzionale, Luca Zaia, l’ha pronunciata visitando lo stand della Regione confìnante, il Friuli-Venezia Giulia. Per il resto, l’8 aprile 2010 lo ricorderà a lungo: l’ha aperto alle nove del mattino dai microfoni di “Radio Anch’io”, rivolgendosi ad alcuni milioni di casalinghe, pensionati e automobilisti; l’ha proseguito inaugurando il 44° Vinilay; l’ha chiuso poco dopo le 19 in prefettura, a Verona, in veste di presidente della Regione del Veneto proclamato mercoledì, a colloquio con il presidente della Repubblica da poco atterrato all’aeroporto Catullo. In mezzo, tanti argomenti, non solo agricoli e anche scomodi, tutti con misura istituzionale e un pizzico di retorica: dall’elogio del ruolo di garanzia svolto dal presidente della Repubblica, al federalismo, agli ultimi atti come ministro delle Politiche agricole, all’annuncio di un intervento antifrode da ben 10 milioni di litri di finto Chianti pronto per essere esportato, al timore che l’assunzione della Ru486 possa essere banalizzata come fosse un’aspirina. “La presenza a Verona e al Vinitaly del presidente Napolitano è un grande segnale - ha detto il ministro delle Politiche agricole nella sala Verdi: altra coincidenza non da poco per un leghista -. È la persona giusta al momento giusto per inaugurare la stagione delle riforme”. Ottimista anche in economia, assicura che “abbiamo passato il momento in cui si vedeva la luce in fondo ai tunnel. Siamo al sorgere del sole, con un Pil in aumento dell’1 per cento”. Complice un’ottima regia romana, il ministro ha potuto dare un pao di annunci. Il primo è il concerto dei colleghi Fazio (Salute) e Prestigiacomo (Ambiente) al decreto che sospende le coltivazioni Ogm. aH pure polemizzato indirettamente con Confagricoltura, dispiaciuto “che ci siano ancora agricoltori, fra virgolette, secondo i quali gli Ogm saranno la via d’uscita dalle crisi dei mercati”. Oltretutto “non sono innocui” e, coltivati in Italia, non contribuirebbero mai a sfamare il Terzo mondo. Il secondo annuncio è l’emanazione da parte del presidente della Repubblica del decreto legislativo che riordina le denominazioni protette e di origine dei vini, del quale si discuteva da un paio di decenni. Disciplinari di qualità che bisogna “avere il coraggio di difendere” e che genera un gigantesco valore aggiunto come dimostra la filiera del vino: 3 miliardi di euro di uva vendemmiata “fermentano” fino a 10 miliardi di euro di vino prodotto, con il Veneto che primeggia in produzione ed export. E ha consegnato il Gran Premio del Vinitaly alla famiglia Zonin. Sulla tolleranza zero per che assume vino prima di guidare, il neogovernatore ha usato toni, per così dire, colloquiali: “Portare a zero il tasso alcolimetrico sarebbe una cretinata, un’autentica cazzata. Dire che due bicchieri a pasto sarebbero pericolosi per la guida, significa non conoscere la legge e il limite di 0,5 milligrammi. Il 98 per cento degli incidenti non sono causati dall’ebbrezza ma dalle altre cose che nessuno ha il coraggio di affrontare”. E anche una grappa non guasta. Il tutto a condizione della qualità. È stato il momento dell’annuncio dell’operazione antifrode, in corso da mesi: “Siamo riusciti a intervenire prima della catastrofe sui mercati internazionali, soprattutto in Usa, con il sequestro cautelativo di 10 milioni di litri e una serie di denunce per frode in commercio ad opera della procura di Siena. Non vino pericoloso per la salute, ma un prodotto schifoso spacciato per Chianti Docg”. Una operazione in piena collaborazione con gli Stati Uniti, così che “non ci sarà nessun blocco delle esportazioni”. Infine ha parlato il governatore, attento alle notizie da Milano sulla protesta dei 500 sindaci lombardi contro la politica finanziaria del governo per gli enti locali: “Il patto di stabilità è un’emergenza - ha detto - c’è massima attenzione su questo anche da parte del presidente del Consiglio. I comuni virtuosi debbono prima o poi essere premiati”. Ma sarà soprattutto l’attuazione del federalismo “a dare grandi risposte su questo fronte”. Quanto alla giunta, Zaia assicura di avere in tasca i nomi, ma per rispetto a Napolitano li farà nei prossimi giorni.

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