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ASTA

Finarte, al top le aggiudicazioni di Bartolo Mascarello, Tignanello, Ornellaia e Sassicaia

6 bottiglie di Ornellaia 2013 e la verticale (2002-2017) di Sassicaia triplicano sotto il martello la base d’asta
ASTA, BARTOLO MASCARELLO, FINARTE, ORNELLAIA, SASSICAIA, TIGNANELLO, Italia
Bartolo Mascarello “No Barrique No Berlusconi” Magnum 1997

Rialzi da record per le grandi griffe dell’Italia del vino nell’asta di Finarte di scena il 25 e 26 marzo che, in totale, ha raccolto 240.000 euro, specie grazie ad un primo “round” particolarmente partecipato. Tra i lotti da segnalare, per le aggiudicazioni maggiori sul prezzo di partenza, il Bartolo Mascarello “No Barrique No Berlusconi” magnum 1997, passato da 800 a 2.160 euro, oltre due volte e mezzo la base d’asta; la verticale di Tignanello, 18 bottiglie tra la 1995 e la 2016, passata da 1.400 a 4.080 euro, quasi tre volte la base d’asta; sempre per Tignanello, le due verticali di tre annate di doppie magnum, 2001, 2006 e 2007 la prima e 2009, 2010 e 2011 la seconda, passate rispettivamente da 1.400 a 2.400 euro (+70%) e da 1.200 a 3.840 euro, oltre tre volte la base d’asta. Identico rialzo delle 6 bottiglie di Ornellaia 2013, che passano da 750 a 2.400 euro, ma è da sottolineare anche la performance, ottima, della verticale di 16 annate di Sassicaia, fra la 2002 e la 2017, che passa da 4.000 a 5.280 euro. A registrare il valore di aggiudicazione più alto fa i lotti in asta, invece, è un francese: il 5 litri di Chateau Lafite 1999, che ha chiuso a 7.800 euro.

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