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LA NOVITÀ

Fisco e Ue: per la birra potrebbe salire dal 2,8% al 3,5% il tasso alcolico per l’accisa agevolata

La decisione il 30 novembre a Bruxelles. Un passo che potrebbe favorire la crescita dei consumi di birra, penalizzando indirettamente il vino
ACCISE, BIRRA, UE, Non Solo Vino
In Ue si discute di un regime fiscale ancora più agevolato per la birra

Bevande completamente diverse, tra loro, la birra ed il vino, ovviamente, eppure, in qualche modo, competitor. Ed in uno scenario di mercato dove, per tutti, i margini sono sempre più ridotti, dall’Ue potrebbe arrivare un provvedimento che potrebbe favorire proprio la birra. Da quanto apprende WineNews, i delegati dei Paesi Ue, il 30 novembre, si troveranno a discutere e a votare una modifica alla direttiva fiscale che consente agli Stati membri di applicare un regime agevolato alle birre che presentano un grado alcolico fino a 3,5% (come già avviene in molti Paesi del Nord Europa), soglia che, oggi, è al 2,8%.
Insomma, non un dispetto diretto al vino, ovviamente, ma un palese favore alla birra sì, se il provvedimento passerà (serve il voto all’unanimità, ndr), che potrebbe aiutarla nella sua corsa sui mercati europei dove, peraltro, già è in netta crescita, come racconta il caso Italia, terra d’elezione per la produzione di vino, i cui consumi sono però, da anni stagnanti, mentre i consumi di birra sono cresciuti del 4% nei primi 9 mesi del 2019, secondo gli ultimi dati di Assobirra, con bionde, rosse e scure che stanno sempre più conquistando il momento dei pasti, storicamente dominato dal vino.

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TAG: ACCISE, BIRRA, UE

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