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Focus su Cina a “Wine2Wine” (che svela le 100 cantine top Italia di Wine Spectator ad Opera Wine): corre il vino italiano in Cina (+28% anno su anno), con i primi 9 mesi 2016 che superano in vendite l’intero 2015

Italia
Corre il vino italiano in Cina, con i primi 9 mesi 2016 che superano in vendite l’intero 2015

La Cina continua ad aver sete di vino italiano, come evidenziato dai dati di vendita delle etichette tricolori nell’Impero di Mezzo nei primi 9 mesi del 2016, durante i quali è stato venduto in Cina tanto vino quanto in tutto il 2015, superando quota 90 milioni di euro. Nello specifico, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies e Nomisma Wine Monitor, il valore delle importazioni di vino italiano registrato da gennaio a settembre 2016 è stato pari a 90,2 milioni di euro, contro i 90,6 dell’intero 2015, e con i fermi imbottigliati in forte recupero, con una crescita in valore del 35% sul pari periodo 2015, contro un incremento medio del 21%.
Una crescita ragguardevole in termini percentuali (+28,1%), ma che purtroppo non cambia il quadro competitivo, che vede l’Italia solamente al decimo posto nella classifica dei paesi importatori per il quarto buyer del mondo, con una quota di mercato di appena il 5%. Di certo le peculiarità culturali ed economiche del Paese hanno un ruolo primario in questo: e per approfondirle al meglio, nel forum “Wine2Wine” (che svela le 100 cantine top Italia di Wine Spectator ad Opera Wine) by Veronafiere (www.wine2wine.net), la società di consulenza strategica Business Strategies ha organizzato un convegno “Il mercato del vino in Cina: quali sviluppi?”. All’incontro parteciperanno, oltre all’ad Business Strategies Silvana Ballotta, due personalità chiave del mondo enologico cinese, ovvero Zuming Wang, vicesegretario generale del dipartimento governativo per la legislazione sugli alcolici in Cina (il Chinese Alcohol Bureau), e Tao Weng, divulgatore della cultura cinese del vino in tutto il mondo, capo della Shanghai Dawen Information Development Ltd. e vice general manager dello “Shanghai Morning Post”.
“In Italia non abbiamo ancora compreso il fenomeno vino in un Paese che, in 10 anni, ha visto crescere le proprie importazioni da 75 milioni a oltre 2 miliardi di dollari - ha dichiarato Silvana Ballotta - e lo vogliamo fare a “Wine2Wine” attraverso due player cinesi importanti sul fronte delle dinamiche di mercato e della percezione dell’immagine di un prodotto del made in Italy considerato ancora marginalmente rispetto ad altri”.

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