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Focus su mercati come Usa e Germania, Cina e Svezia, ma anche sull’Italia, tra horeca, ecommerce e lusso, approfondimenti sul marketing nelle sue mille declinazioni, sull’enoturismo e tanto altro: ecco “Wine2wine” by Vinitaly (6-7 dicembre, Verona)

Dai focus sui mercati più maturi per il vino italiano, come Usa e Germania, primi due Paesi stranieri partner delle cantine del Belpaese, a quelli ancora da conquistare, come la Cina, passando ovviamente per quello italiano ed i suoi canali, dall’horeca all’ecommerce, e poi ancora approfondimenti sulle tendenze dell’export ma anche sulle peculiarità della vitivinicoltura italiane, i nuovi linguaggi del marketing, i nodi da sciogliere per far crescere l’enoturismo e non solo: ecco i temi al centro di “Wine2wine”, il forum firmato da Veronafiere e Vinitaly (Verona, 6-7 dicembre, www.wine2wine.net) che, per l’edizione n. 3, “si propone come luogo di formazione e informazione per i produttori e tutte le principali figure professionali che lungo la filiera si occupano di cantina, marketing e comunicazione”, ma anche come “piazza di incontro dove fare networking per scambiare idee e disegnare strategie commerciali adatte a un consumo internazionale in continua evoluzione”. Ad approfondire le diverse aree tematiche ci saranno esperti da tutto il mondo, giornalisti, player di mercato e produttori.
A raccontare le evoluzioni del mercato Usa, il n. 1 al mondo e primo sbocco straniero per il vino italiano, gli aspetti, anche legali, da considerare per chi deve iniziare ad affrontarlo e così via, saranno personaggi come Steve Raye (Bevology), Drew Endricks (Republic National Distributing Company), James Tidwel (Texsom), la giornalista Alice Fiering, Lodovico Bongini (Gruppo diacron), Giuseppe LoCascio (ex vice presidente del Portfolio Management presso la Leonardo LoCascio Selections, del Gruppo Winebow, il produttore italiano Angiolino Maule (che parlerà dei “vini non convenzionali” in mercati come Usa, ma anche Giappone), ed Alison Napjus di “Wine Spectator”, che svelerà anche i produttori selezionati per “Opera Wine 2017”, l’unica degustazione fuori dagli States firmata dal celebre magazine americano in collaborazione con VeronaFiere, ormai tradizionale anteprima di Vinitaly.
Ad approfondire le dinamiche di un altro Paese fondamentale per l’export di vino italiano, come quello della Germania, tra opportunità ancora da cogliere e criticità come la saturazione del mercato, invece, saranno nomi come Hermann Pilz (Weinwirtschaft), Sara Da Val Franco (Vinothek Vinario), Sauro Mariotti (distributore) e Paul Truszkowski (fondatore del blog Drunkenmondays).
Dai mercati consolidati ad uno ancora tutto da costruire come quello di Cina, i cui potenziali sviluppi saranno illustrati dal giornalista di “Radio 24” Sebastiano Barisoni, dal Silvana Ballotta (Business Strategies), Zuming Wang (Chinese Alcohol Bureau), Tao Weng (Shanghai Dawen Information Develpment), Jude Mullins (Wine Spirits Education Trust), e Jean-Charles Viens (Spirito di Vino Asia). Un mercato, quello cinese, dove se il vino italiano è ancora in posizione subalterne a Paesi come Francia o Australia, è leader assoluto nel settore della moda. E a raccontare la propria esperienza di successo ai produttori di vino ci saranno big del settore come Salvatore Ferragamo (Ferragamo), Stefano Ricci (Stefano Ricci) e Franz Botrè (Swan Group).
Da non perdere il focus sul mercato di Svezia con Jonas H. Röjerman di Systembolaget, l’agenzia che gestisce il monopolio svedese, ed è uno dei più grandi rivenditori di alcolici al mondo (200 i milioni di litri di vino importati nel 2014), con oltre 400 punti vendita e altri 500 luoghi di distribuzione in tutto il Paese e circa 3.000 prodotti in catalogo, che simulerà il suo “Tender Tasting”: un’occasione importante per vedere le procedure dalla parte di chi seleziona e capire come affrontarle per entrare in un mercato ricco e in espansione come quello svedese.
In ogni caso, per le cantine del Belpaese il mercato nazionale rimane quello di riferimento, e a Wine2Wine si farà il punto su due canali diversissimi: quello dell’Horeca, con Giulio Somma dell’Osservatorio del Vino, e quello dell’e-commerce con Federico Laurentino De Cerchio (Wineowine), Marco Magnocavallo (Tannico.it), Andrea Nardi-Dei (Vino75) e Alessandro Olivieri (Vinitaly Wine Club). Mentre Giovanni Geddes da Filicaja, alla guida di Ornellaia, approfondirà il tema dei vini di lusso.
Ma si parlerà anche di viticoltura di precisione e delle peculiarità della via italiana alla vitivinicoltura, con esperti come Antonio Calò (Accademia Italiana della Vite e del Vino),
Matteo Bisol (Venissa), Massimo Claudio Comparini (Migliori Vini d’Italia), Luca Toninato (Ager - Agricoltura e Ricerca) Ian D’Agata (Vinitaly International Academy), Angelo Costacurta (Ministerod delle Politiche Agricole), Rosario Di Lorenzo (Università di Palermo) e Diego Tomasi (Creavit di Conegliano).
E poi di enoturismo e di come farlo decollare definitivamente in Italia con il presidente del Movimento Turismo del Vino Carlo Pietrasanta, con il presidente di Unione Italiana Vini Antonio Rallo, con il giornalista Maurizo Pescari e con l’Onorevole Colomba Mongiello.
Infine, tanto spazio al tema del marketing, nelle sue svariate formule, dal web marketing al neuromarketing, passando per il packaging, e dello storytelling, con esperti come Felicity Carter (Wine Business International), Rebecca Hopkins (Folio Fine Wine Partners), Jamie Stewart (sommelier), Cathy Huyghe (Enolytics), Vincezo Russo (Iulm), Donato Lanaty (Enosis), Claudio Zamboni (3rdPLACE), Giuseppe Calabrese (Mastroberardino), Donatella Cinelli Colombini (Associazione Nazionale delle Donne del Vino), Gabriele Micozzi (Università Politecnica delle Marche), Paola Pizza (Psicologa della Moda) Cecilia Robustelli (Università di Modena e Reggio Emilia), Luca Fois (Politecnico di Milano) e con la Colangelo & Partners Public Relations, una delle più autorevoli agenzie degli Stati Uniti in materia (con Gino e Juliana Colangelo e Claire Hennessy).
Ma ci sarà anche chi, come il Master of Wine Josef Shuller si interrogherà sul ruolo della “wine education”, chi racconterà le opportunità per il settore vitivinicolo delle reti di impresa, come Luca Castagnetti e Luigi Scappini, (Studio Impresa), e chi si focalizzerà sui nuovi profili richiesti dal settore sul fronte dell’export, in costante evoluzione, come Lavinia Furlani e Fabio Piccoli (Wine Meridian), Andrea Pozzan (Competenze in Rete) e Vitaliano Tirrito (Gruppo Terra Moretti).

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