La Francia del vino, sotto i riflettori in queste ore per le elezioni che porteranno alla composizione del nuovo parlamento, vive un momento di crisi e di cambiamenti profondi, come abbiamo raccontato spesso in questi mesi, un po’ come tutto il mercato del vino (con gli scambi a 36 milioni di ettolitri rispetto ai 37,9 del 2022, per 99,3 miliardi di euro in valore, sui 106 del 2022). Ma se si guarda ai valori assoluti, resta un punto di riferimento pressoché inattaccabile. Le esportazioni francesi nel 2023 si sono fermate a 12,8 milioni di ettolitri (-9% sul 2022) per un giro d’affari di 12 miliardi di euro (-3%), con un prezzo medio al litro da record, 9,4 euro, il più alto di sempre, in crescita del +6%, in buona parte a causa dell’inflazione. È il quadro definitivo sull’anno passato del report di FranceAgrimer, pubblicato a metà di un 2024 ancora difficile da decifrare sui mercati internazionali.
Secondo i dati, se le quantità di vino esportato sono in calo (con il secondo dato quantitativo più basso in assoluto dal 2000 ad oggi), il totale in valore è il secondo dato più alto di sempre (dietro solo ai 12,13 miliardi di euro del 2022), con un valore più che raddoppiato rispetto a 5,5 miliardi di euro del 2020, e con gli 8 miliardi sfiorati dall’Italia nel 2023, che la Francia ha superato (stabilmente) dal 2015.
Guardando alle tipologie, il 71% delle esportazioni francesi è stato costituito dai vini fermi e in bottiglia. E proprio questa è una delle categorie che ha sofferto di più in volume (-10%) al pari dei vini mossi (-10%), mentre gli sfusi hanno segnato un calo leggero, del -1%. Stando ai dati, lo Champagne, pur rappresentando solo il 9% dei volumi totali esportati (1,3 milioni di ettolitri, -11% sul 2022), pesa per il 32% del valore (4,19 miliardi di euro, -1%) dell’export di Francia, mentre i vini Dop valgono il 38% dei volumi (4,6 milioni di ettolitri, -10%) ed il 49% dei valori (5,5 miliardi, -4%), ed i vini Igp, con il 20% delle quantità (3,1 milioni di ettolitri, -8%), portano a casa solo il 9% del valore (0,9 miliardi, -4%). Guardando ai principali mercati del vino di Francia, se Germania (14%), Usa (13%) e Regno Unito (11%), sono le principali destinazioni in volume (come per l’Italia), davanti a Belgio (10%) e Paesi Bassi (9%), con i primi 5 mercati che, dunque, concentrano il 57% delle spedizioni in volume. In termini di valore al top ci sono gli Stati Uniti con 2,2 miliardi di euro, nonostante un -8% sul 2022, pesando per il 18% del valore del vino francese esportato, con gli States seguiti a distanza da Regno Unito (13% del totale), Germania (7%) e poi Belgio e Giappone (entrambi al 6%), e tutti insieme questi 5 mercati valgono il 50% dei valori del vino francese esportato nel mondo.
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