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Francia ed export: i volumi corrono (+10% a novembre 2014 sullo stesso periodo 2013), ma i valori, aspettando il dato di dicembre, preannunciano una frenata importante. La colpa? Del calo di Bordeaux, specialmente sul mercato britannico

Che la Francia del vino abbia smesso di crescere sui mercati esteri, è un dato di fatto, evidenziato anche dagli ultimi dati sull’export enoico relativi ai primi 11 mesi del 2014, elaborati dall’Icex, l’istituto pubblico spagnolo che si occupa di export ed investimenti esteri (www.icex.es), che raccontano di una dinamica inedita per il mondo del vino d’Oltralpe: nonostante una crescita delle spedizioni, in volume, del 10%, in termini di valori la situazione continua a latitare.

Si è passati dai 7,81 miliardi di euro del 2013 ai 7,01 dell’ultimo anno, con il mese di dicembre ancora da considerare, ma che comunque preannuncia una frenata importante. Dovuta, soprattutto, alle difficoltà di Bordeaux, che lascia sul campo, per ora, qualcosa come 350 milioni di euro, con il mercato britannico primo, ma non unico, protagonista di questo calo. Rimane invariato, invece, il podio dei principali partner, con Gran Bretagna, Stati Uniti e Germania ancora al top, anche se il volume di affari appare in calo ovunque.

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