Arriva ancora un aiuto per i produttori di vino di Francia che, soprattutto a Bordeaux che, come è noto, stanno attraversando una fase critica. Non bastassero i problemi di mercato, soprattutto per i vini di fascia più bassa, in questo “annus horribilis” ci si è messa anche la peronospora, fenomeno ben noto anche in Italia, e che ha condizionato, in negativo, la vendemmia. Come riporta il sito Vitisphere, l’Assemblée Nationale è venuta incontro ai produttori adottando all’unanimità un emendamento “per sostenere i viticoltori più in difficoltà di liquidità in seguito all’episodio di peronospora” (molto forti nella Gironda, ma non solo) con la creazione di un fondo di emergenza per un importo di 20 milioni di euro, per erogare un massimo di 20.000 euro ad azienda, per tre anni consecutivi. Un emendamento arrivato a sorpresa e che ha trovato il parere favorevole del Governo francese. “Una piccola vittoria - ha dichiarato Stéphane Gabard, presidente del Syndicat des Aoc Bordeaux et Bordeaux Supérieur - che riconosce come il sistema ”è lontano dall’essere perfetto” visto che rientra nel regime dei minimi agricoli, mentre il settore vitivinicolo ha richiesto 60 milioni di euro di aiuti. “Per le aziende agricole più colpite, rischiamo di raggiungere rapidamente il massimale” avverte Stéphane Gabard mentre per Pascal Lavergne, vicepresidente del Gruppo di Studio sulla Vite, Vino ed Enologia dell’Assemblée Nationale, il fondo di emergenza “forse non è sufficiente, ma è un riconoscimento della sofferenza dei viticoltori in un periodo estremamente complicato dal punto di vista finanziario e politico” auspicando poi che “possa forse salvare alcune situazioni di difficoltà”. Nell’emendamento non è stata affrontata la questione della siccità, altro problema che sta interessando i vigneti, in particolar modo quelli della Languedoc-Roussillon. Jean-Marie Fabre, presidente Vignerons Indépendants de France, ha accolto con favore la misura di sostegno adottata contro la peronospora ma ha aggiunto come “bisogna tenere conto anche della siccità e della grandine”.
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