“Luigi Veronelli ha segnato un prima e un dopo nella cultura enogastronomica del nostro Paese. La sua capacità di raccontare e valorizzare i territori e i produttori italiani è un’eredità che ancora oggi accompagna il nostro lavoro”. Parole di Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta, che, oggi, nei venti anni dalla scomparsa di “Gino”, avvenuta nel 2004, per rendere omaggio allo straordinario contributo di una figura centrale della cultura enogastonomica italiana, con un senso di riconoscenza e gratitudine non banale, ha dedicato la sede consortile proprio alla memoria di Veronelli, “celebrando il suo impegno nella valorizzazione dei prodotti d’eccellenza italiani, in particolare del vino”. Una intitolazione andata in scena oggi, ad Erbusco, alla presenza dei aziende vitivinicole del Consorzio e dei familiari di Veronelli. In un territorio a cui Veronelli ha dato un grande impulso culturale, raccontato anche, tra le altre cose, dalla sua amicizia con Gianni Brera e Vittorio Moretti, patron di Bellavista e Contadi Castaldi.
Sempre nel 2024, ricorda una nota, è stato inaugurato “Il Veronelli” (che Winenews ha già raccontato in questo video, ndr), lo spazio permanente che accoglie e raccoglie il cuore del patrimonio culturale di Luigi Veronelli, ospitato nell’ex Convento dei Neveri a Bariano (Bergamo), sito di sorprendente valore archeologico, storico e artistico, ristrutturato e riadattato a struttura ricettiva. “Il Veronelli” propone un inedito racconto della figura di Luigi Veronelli, autore molto prolifico, ideatore di format editoriali innovativi che hanno segnato la cultura materiale nel nostro paese, in una carriera di cinquant’anni fatta di incessante lavoro e di acerrime battaglie a favore della qualità, che hanno determinato la rinascita del vino e delle produzioni agroalimentari italiane. Il percorso espositivo si compone dell’archivio, con la documentazione cartacea e mediatica; la biblioteca con 6.500 volumi; la riproduzione del suo studio; la cantina che accoglie 12.000 bottiglie; la sala assaggi, con gli scritti veronelliani sulla degustazione e il celebre scatto di Toni Thorimbert; una caffetteria con i disegni realizzati per Alessi, i pannelli con nomi e menu dei ristoranti che parteciparono al campionato gastronomico lombardo ideato con Gianni Brera negli anni 60, le ricette di alcuni suoi cocktail.
Un luogo di educazione e di riflessione, “Il Veronelli”, aperto a tutti coloro che desiderano scoprire l’incredibile percorso del “Maestro”, una delle personalità più influenti nella storia del nostro patrimonio gastronomico, con un viaggio nel mondo del vino e della gastronomia italiani, per scoprire come la figura di Luigi Veronelli sia ancora oggi un punto di riferimento per le generazioni di esperti e appassionati del settore”.
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