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FRANTOI APERTI" IN UMBRIA: TUTTO PRONTO PER LA GRANDE KERMESSE

Frantoi aperti ai visitatori il 18/19 novembre in tutta l'Umbria: l'iniziativa, unica del genere in Italia, è organizzata dal Centro Agro Alimentare dell'Umbria (in collaborazione con le associazioni di produttori e con le istituzioni locali) che, sulla scia di analoghi eventi svolti nelle cantine, ha l'obiettivo di fare incontrare i produttori ed i consumatori, i due estremi dell'intera filiera dell'olio, e di organizzare nei frantoi iniziative culturali, musicale e gastronomiche (tra le iniziative, laboratori dei sapori, convegni, visite nei due musei dedicati a olio e olivo, a Torgiano e Trevi; servizio navetta, l'Olive Oil Express, per raggiungere comodamente i frantoi e anche un Boat Oil, un traghetto sul lago Trasimeno fino all'Isola Polvese per visitare il frantoio dove si produce olio biologico).

"Frantoi aperti - ha spiegato il presidente del Centro Agro Alimentare, Marco Caprai - è una vetrina del grande extravergine di qualità e si articola in varie iniziative, come gli "itinerari dell' olio", percorsi ideali tracciati tra gli oliveti in alcuni casi anche millenari, come quello di Sant'Emiliano (1700 anni accertati), a Trevi. Si potranno inoltre visitare i musei dell'olio di Trevi e Torgiano o seguire i convegni trasmessi anche on-line (www.frantoiaperti.umbriadoc.com). Sono 33 i frantoi che partecipano e nei quali si potrà gustare l'olio "Dop", a Denominazione di Origine Protetta (la regione è stata la prima, ed è tuttora l' unica, ad avere ottenuto dall' Unione Europea il riconoscimento Dop a livello regionale)". Marco Caprai ha inoltre spiegato, nella presentazione dell'evento, che "il mondo dell'olio umbro è pronto ad un salto di qualità importante. È stata infatti capita l'importanza del fare gruppo per uscire dai confini locali. Ora è necessario creare una rete che permetta all'olio di fare quel percorso che il vino ha già fatto. Nel settore dell'olio possiamo ambire ad un ruolo-guida".

L' assessore regionale all'agricoltura Gianpiero Bocci ha reso noto i dati forniti dal Centro tecnologico-scientifico del Parco di Pantalla, in base ai quali in Umbria 4.710 quintali di olio sono certificati e questo "è un risultato eccellente. Inoltre, su 270 frantoi, 155 hanno scelto la strada della Dop, che sta diventando la regola per le imprese della regione". Secondo Bocci, "bisogna mettere in campo azioni che devono portare il consumatore a riconoscere la Dop dell'Umbria. È inoltre necessario aiutare le imprese a sopportare i costi per la certificazione".

"L'esperienza dell'Umbria - ha poi detto Caprai - indica quale è la strada da seguire per l'affermazione dell'olio made in Italy: utilizzare molto di più le Dop e le Igp che catturano sempre più l'attenzione dei consumatori e della piccola e grande distribuzione per le garanzie di qualità. Nella regione, si produce il 10% dell'intero Dop nazionale a soltanto il 2,5 per cento della produzione complessiva di olio di oliva nazionale".

La qualità dell'olio extravergine di oliva del 2000 andrà dall'ottimo all'eccellente; la produzione sarà, invece, inferiore di circa il 30% rispetto all'annata definita "straordinaria da questo punto di vista" del '99.

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