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Frutta e verdura bio entrano nell’elenco dei prodotti che compongono il paniere Istat 2023

Coldiretti: risposta ad un cambiamento che ha portato i prodotti biologici nel carrello dell’89% degli italiani nel 2022
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Frutta e verdura bio nel paniere Istat 2023

Arance, mandarini, limoni, banane, mele, pere, pesche, kiwi, pomodori da insalata, melanzane, zucchine, peperoni, carote e cipolle bio, cavolfiori romaneschi, uva senza semi, kiwi gialli (o gold), insalata gentile (o gentilina), tonno fresco di pescata, rombi freschi di allevamento: sono alcuni dei prodotti entrati nell’elenco dei prodotti che compongono il paniere Istat 2023, il riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. È dal 1999 che Istat aggiorna annualmente il paniere di riferimento, ed oltre che delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie, l’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere tiene conto dell’evoluzione di norme e classificazioni e in alcuni casi arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.

La svolta bio di Istat, commenta la Coldiretti, è la conseguenza di un lungo cambiamento, culminato con quasi nove famiglie italiane su dieci (89%) che hanno acquistato almeno una volta prodotti biologici nell’ultimo anno, dimostrando una sempre maggiore attenzione per la sostenibilità nel piatto. l valore degli acquisti di prodotti biologici - rileva Coldiretti - ha raggiunto la cifra di oltre 3,9 miliardi di euro, con la grande distribuzione a rappresentare il canale di vendita principale anche se a registrare il maggior incremento delle vendite (+5%) sono i mercati contadini assieme a gas e piccoli negozi. A spingere il fenomeno bio è la leadership dell’Italia a livello europeo con 86.000 imprese e il 17% della superficie coltivata a bio contro una media Ue del 9%. Nello spazio di dieci anni la superficie coltivata a bio è praticamente raddoppiata (+99%), arrivando a quasi 2,2 milioni di ettari, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea, molto vicino agli obiettivi previsti dalla strategia Ue per il cibo “Farm to Fork”, che prevede di portare le superfici bio europee al 25% entro il 2030.

Restando nella divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche”, la più importante gerarchicamente, si amplia inoltre la gamma degli aggregati di prodotto a rilevazione scanner, relativamente a formaggi stagionati confezionati, frutta e vegetali freschi (limitatamente a prodotti non stagionali venduti a peso fisso), mentre la divisione Bevande alcoliche e tabacchi comprende liquori, superalcolici, aperitivi alcolici, vini da tavola, vini di qualità, spumanti, vini liquorosi, birre lager e birre a basso contenuto di alcol e non alcoliche. Tra i prodotti rappresentativi dell’evoluzione dei consumi delle famiglie e delle novità normative, che entrano nel paniere 2023, ci sono inoltre la visita medica sportiva (libero professionista), la riparazione smartphone e le apparecchiature audio intelligenti.

Nel 2023 le novità più rilevanti sono di natura metodologica e riguardano l’utilizzo di nuove tecniche di cattura automatica (web scraping) dei prezzi del trasporto aereo e l’impiego della banca dati IQVIA per i prodotti farmaceutici, a vantaggio dell’efficienza della rilevazione e dell’accuratezza delle stime degli indici per questi prodotti. Nel paniere del 2023 utilizzato per il calcolo degli indici Nic (per l’intera collettività nazionale) e Foi (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.885 prodotti elementari (1.772 nel 2022), raggruppati in 1.061 prodotti, a loro volta raccolti in 423 aggregati. Per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) il paniere comprende 1.906 prodotti elementari (1.792 nel 2022), raggruppati in 1.080 prodotti e 427 aggregati.

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