02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

G8/AGRICOLTURA - IL PUNTO: IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA: “L’EXPORT RADDOPPIATO SENZA PIRATERIA”

Il G8/Agricoltura, aperto ieri a Cison di Valmarino, tra i vigneti di Prosecco, tanti cari al Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, non metterà in conto misure anticrisi per il settore primario, ma il manifesto con cui si chiudera’, il 20 aprile, conterrà precisi impegni contro la fame nel mondo, per la tutela dei prodotti e la loro identità, e quindi contro l’agropirateria, e per la stabilità dei prezzi. Lo ha confermato Zaia, parlando degli argomenti del vertice (ci sono i ministri dell’agricoltura del Canada, Russia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Usa, Cekia (in rappresentanza presidenza Ue), il commissario europeo Fischer Boel; i rappresentanti di Brasile, Cina, India, Messico, Sud Africa, Argentina, Australia, Egitto; Banca Mondiale e organismi internazionali: dalla Fao all’Ocse).

Una delle preoccupazioni principali del Governo italiano, ed in particolare del ministero dell’agricoltura, è l’agropirateria: su 10 prodotti spacciati per italiani solo uno è realmente prodotto nel nostro Paese. Raddoppierebbe il nostro export, secondo le stime di Zaia, se non ci fosse la contraffazione a livello internazionale. “L’export italiano ha un fatturato di 24 miliardi, nel 2008 c’è stato un +24% nei Paesi Europei, ed un +11% verso gli Stati Uniti. Senza l’agropirateria, il fatturato italiano - ha detto Zaia - potrebbe salire a 60 miliardi l’anno”.

Altro motivo di preoccupazione: “la mancata vigilanza sulla sicurezza alimentare”. Esemplifica Zaia: “puo’ succedere che il cittadino di una qualsiasi nazione pensa di mangiare italiano, invece è una mozzarella cinese. Come a dire se compriamo un orologio svizzero e poi si rompe dopo tre giorni, anche se è un falso, pensiamo male del prodotto svizzero”. Zaia insiste molto sulla sicurezza alimentare. A suo dire, “con la proliferazione di prodotti contraffatti “italian sounding” rischiamo che qualche cittadino del mondo si ammali pensando di mangiare un prodotto italiano”, per cui “è necessario combattere l’agropirateria che fa diminuire i prezzi dei prodotti”.
“Quando parliamo di sicurezza alimentare - spiega, riassumendo, il ministro - non intendiamo solo la food security, ossia garantire l’approvvigionamento alimentare a tutte le popolazioni, ma anche la food safety, cioè lavorare perchè il cibo che ci impegniamo ad assicurare a tutti sia un cibo sano e di qualità”. Zaia, per altro, non nasconde la sua soddisfazione per quanto ha già ottenuto l’Italia al riguardo. “Sull’origine dei prodotti, l’Italia ha conquistato un grande risultato e una grande vittoria, per esempio nella battaglia per l’origine obbligatoria dell’olio extravergine di oliva che entrerà in vigore dal 1 luglio. Anche in Parlamento il ddl sull’origine obbligatoria delle etichette dell’agroalimentare è alla seconda lettura. Il Pil che deriva dall’agricoltura - ha precisato Zaia - è di 60 miliardi di euro, l’Italia ha 4.500 prodotti iscritti nei prodotti tipici e il Veneto ne vanta 350”.

Zaia si dice fiducioso di poter arrivare, al termine di questo G8, a risultati concreti, da inserire nel manifesto sull’agricoltura che, sottoscritto a Cison di Valmarino, sarà inviato al summit della Maddalena. “Sarà compito della Presidenza italiana - è la convinzione di Zaia - trovare una sintesi di tutte le istanze che verranno rappresentate. Ho avuto modo già nei giorni precedenti di confrontarmi con i miei colleghi, e credo che ci sia la volontà di trovare una strategia condivisa per uscire dalla crisi e garantire la sicurezza alimentare sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati”.

Fonte: Asca

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli